Walgreens Boots Alliance, la catena americana cui fanno capo oltre 12mila farmacie negli Usa, in America Latina e in Europa, sarebbe in trattative con il fondo di private equity Sycamore Partners per la cessione dell’intero gruppo. Il principale azionista della multinazionale è Stefano Pessina, che detiene una quota del 16,92%. A dare la notizia un articolo del Wall Street Journal ripreso dall’agenzia Reuters: la società, secondo il giornale finanziario che cita una fonte informata sui fatti, sarebbe al lavoro sull’operazione da alcune settimane e avrebbe contattato anche altri potenziali acquirenti, ma al momento la trattativa coinvolgerebbe soltanto Sycamore. Un possibile accordo, scrive ancora il Wall Street Journal, potrebbe essere firmato già all’inizio del nuovo anno.
Un portavoce di Walgreens ha dichiarato alla rivista DrugStoreNews che la società «non commenta voci o speculazioni». Anche Sycamore Partners ha preferito non commentare. Se si concretizzasse, questa sarebbe la più grande acquisizione nella storia del fondo, considerato che Walgreens ha attualmente una valutazione di quasi 8 miliardi di dollari (circa 7,5 miliardi di euro) e al 31 agosto scorso evidenziava un indebitamento a lungo termine di 8,04 miliardi di dollari (circa 7,55 miliardi di euro).
Walgreens aveva già tentato di privatizzarsi nel 2019, quando la sua valutazione superava i 55 miliardi di dollari (circa 51,6 miliardi di euro), ma senza successo. All’epoca, anche il gruppo di private equity Kkr aveva avanzato una proposta di acquisizione, secondo quanto riportato dai media. Nel settembre dello scorso anno, come si ricorderà, la ceo Rosalind Brewer si era dimessa e il suo successore, Tim Wentworth, aveva annunciato una serie di misure significative tra le quali un piano di tagli dei costi da un miliardo di dollari (circa 940 milioni di euro) e la chiusura di 1.200 farmacie nei tre anni a venire.
Secondo alcuni commentatori, è probabile che se l’operazione si concretizzerà, Sycamore metterà a sua volta sul mercato alcune parti del gruppo. Potrebbe essere il caso, per esempio, della catena inglese Boots, che Wba ha già cercato di vendere nel 2022 ma senza successo per la mancanza di offerte adeguate. Difficile invece che l’eventuale vendita abbia riflessi sull’Italia: Alliance Healthcare con le sue farmacie Boots-Farma Acquisition Holding, infatti, non fa capo a Walgreens Boots Alliance ma alla lussemburghese Sprint Lux Holdco 3, che a sua volta appartiene per il 91% ad Alliance Santé Participations, la holding di Barra e Pessina, e solo per il 9% a Wba.