Una linea “agile” di dermocosmetici per il farmacista che… non ha tempo o spazio
Dalle rilevazioni di mercato di Federfarma, nel settore dermocosmetico risulta che il ricorso alla farmacia e al consiglio del farmacista sia cresciuto di oltre il 7% nel 2023, segno che anche questa è una domanda di “salute’’ che, spontaneamente, viene rivolta ad un operatore qualificato e ad un canale di vendita specializzato.
Autorevolezza e affidabilità sono qualità implicitamente attribuite al farmacista: l’affermazione come operatore sanitario di prossimità è l’identità più “spontanea’’ che delinea l’anima etica del professionista. Con questa, oggi più che mai, si può armonizzare l’anima commerciale: il farmacista non ha soltanto il compito prevalente di dispensare farmaci per le patologie ma, proprio in virtù della sua presenza capillare sul territorio, ha un ruolo sociale anche nei confronti del benessere.
Rispondere a queste esigenze di comunità significa oggi apprezzare e applicare competenze di dermocosmetologia, disciplina sempre più studiata dal mondo scientifico e condivisa in ambito clinico, e attività di marketing, per conoscere e contribuire a migliorare le esigenze di benessere delle persone del proprio territorio.
Non tutti i farmacisti colgono l’opportunità, alcuni guardano il reparto cosmetico con scetticismo, come se fosse un’aggiunta superflua alla loro attività principale di fornire cure mediche. Questo atteggiamento è alimentato da una serie di convinzioni, tra le quali principalmente la percezione di svilimento del ruolo, la mancanza di tempo a disposizione da dedicare e la carenza di spazio a scaffale (soprattutto nelle farmacie di dimensioni più ridotte).
Alcuni sostengono che dedicare spazio e risorse alla dermocosmetica non sia economicamente vantaggioso e che, ad ogni modo, i clienti preferiscano rivolgersi a negozi specializzati o a centri estetici per i loro prodotti di bellezza.
Face D, la dermocosmesi italiana, lavora proprio pensando a questi limiti, proponendo una linea snella, progettata per non cannibalizzare ciò che è già esistente nelle farmacie e, soprattutto, concepita per essere facile sia da capire sia da spiegare.
Giuliana Ramella, cosmetologa e direttore della farmacia Ramella, a tal proposito dice: “Face D è piaciuta subito a tutti noi farmacisti non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per una comunicazione chiara e prodotti facilmente comprensibili anche per i clienti più scettici (oltre ad avere un prezzo accessibile)”. Aggiunge inoltre: “Sono rimasta sorpresa dal ritorno positivo dei prodotti. È stata proprio una cliente a farci notare che all’interno di ogni astuccio Face D si trova un campioncino di una referenza che spesso tornano a comprare in formato standard”.
Anche il Dottor Antonio Perrone della Parafarmacia Centrale di Roggiano Gravina scrive riguardo a Face D: “Viviamo in un paesino di 8.000 persone circa nella provincia di Cosenza. A fine novembre abbiamo ricevuto la prima consegna e nel giro di un mese abbiamo venduto 80 pezzi, le clienti sono contentissime e io, che ho 44 anni e da 20 esercito la professione di farmacista, non ho mai visto una tale facilità di vendita ma, soprattutto, non ho mai visto le persone ritornare per acquistare altro nel giro di pochi giorni”.
Face D si focalizza, fin dal concepimento del prodotto, sul tema della facilità, come spiega Chiara Sormani, Ceo e Founder del brand: “Se Face D è arrivato fino a qui è anche perché lavoriamo proprio su quegli asset che rappresentano soluzioni sia per il farmacista sia per il cliente finale”.