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I sondaggi degli editori e l’esempio di Amazon che non ne ha bisogno

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Domanda: perché Amazon non commissiona indagini sui consumatori, come fanno abitualmente altre insegne del retail tradizionale? Risposta (che molti già conoscono): non ne ha bisogno, perché dispone già di dati in abbondanza sui comportamenti dei milioni di visitatori che navigano nel suo marketplace: cosa cercano, cosa guardano, come scelgono e via a seguire. E’ il grande “plus” dell’online: puoi disporre di un osservatorio in tempo reale sui tuoi clienti, una finestra che non si limita soltanto a dirti quanti sono ma anche ciò che apprezzano o disdegnano.

Fatte le dovute proporzioni, vale anche per l’editoria online: non hai bisogno di indagini demoscopiche per capire se la tua rivista è apprezzata dai lettori o per sapere quali sono i contenuti più letti, ti basta consultare i dati (aperture, visualizzazioni, utenti). Pharmacy Scanner, per esempio, ha totalizzato negli ultimi 30 giorni 21mila utenti (lettori) e più di 42mila pagine visualizzate. E a dirlo è Google Analytics, che per unanime riconoscimento è la fonte più attendibile nelle rilevazioni online. Se – da direttore di questa rivista – volessi capire qual è il gradimento dei lettori, mi basterebbero questi dati assieme alla graduatoria degli articoli più letti (per esempio, nel periodo considerato è quello sulla ricapitalizzazione di Neo Apotek, quasi 2.800 visualizzazioni) e avrei già importanti indicazioni su apprezzamento del web-magazine e preferenze del suo pubblico: un paio di settimane fa le visualizzazioni mensili erano 48mila, vuol dire che gli ultimi articoli non hanno suscitato lo stesso interesse dei precedenti.

Resto quindi sempre un po’ sconcertato quando, di tanto in tanto, mi arriva in mano il report di qualche editore che ha misurato “offline” l’andamento delle sue testate “online”. Mi chiedo: perché tirare su un campione di farmacisti e poi intervistarli, quando ti basterebbe interrogare Google Analytics? Perché fare sondaggi “old style” quando sarebbe sufficiente analizzare i dati della rivista digitale? Sei Amazon o Conad?

Viene il dubbio che agli editori online i sondaggi “offline” servano per dimostrare cose che il digitale non riesce o non può dire. Oppure per mettere a confronto le loro riviste digitali con le altre, come Pharmacy Scanner. Se l’intento è questo, risparmino soldi e fatica: pubblichiamo ogni sei mesi un report, estratto direttamente da Google Analytics e quindi con dati inoppugnabili, che forniscono tutti i dati necessari. Ma facciamo anche di più: chiunque – editore, farmacista o azienda – li volesse consultare aggiornati all’ultima rilevazione, scriva alla mia casella mail, direzione@pharmacyscanner.it, e sarà mia premura inviargli un report da Google. E lasci perdere sondaggi e ricerche demoscopiche che, in quanto commissionate o autogestite, si prestano al sospetto della scarsa attendibilità.

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