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Hess (Eaep): le farmacie online europee per la circolazione aperta dei dati sanitari

Filiera

Il mercato europeo della farmacia è senz’altro attraente e sarebbe una sorpresa se Amazon o altri “pure player” dell’online non se ne interessassero più da vicino. La valutazione è di Walter Hess, presidente dell’Eaep (European association of e-pharmacies), la sigla che riunisce alcune importanti farmacie online internazionali come DocMorris, Shop Apotheke, Viata, Newpharma e Zur Rose. Pharmacy Scanner lo ha intervistato per fare il punto sullo sviluppo dell’e-commerce farmaceutico in Europa e per passare in rassegna le richieste che le grandi farmacie online rivolgono a Ue e Stati membri.

Presidente, dal vostro osservatorio quale crescita prevedete per il comparto che la sua associazione rappresenta?
L’Eaep non dispone di stime né raccoglie dati sullo sviluppo del mercato online. Posso solo dire che nei prossimi quattro anni il mercato complessivo della farmacia crescerà in Europa allo stesso passo del Pil. E riteniamo che tale progresso sarà sostenuto da una crescente spinta dei consumatori verso il commercio elettronico. In linea di principio, è corretto afermare che la pandemia di covid ha agevolato e accelerato lo sviluppo dell’online in modo significativo.

In una recente intervista al nostro magazine Stephen Feltens – che oltre a essere il vicepresidente dell’Eaep è anche il ceo di Shop Apotheke – ha espresso la convinzione che i Paesi come l’Italia non siano nel mirino di Amazon Pharmacy, anche se un anno fa abbondante il suo marchio è stato registrato anche in Europa. Qual è il suo pensiero?
Sono convinto che l’Europa sia un mercato attraente per Amazon, così come per altri competitor. Le nostre associate non possono fare nulla per influenzare quello che succederà, ma nel momento in cui altri concorrenti dovessero affacciarsi sul mercato, le farmacie online europee competeranno per difendere le proprie posizioni. Si tratta di aziende che si sono già affermate nei loro mercati di riferimento perché hanno esplorato soluzioni digitali che migliorano continuamente la qualità, la sicurezza e l’efficienza dell’assistenza sanitaria.

Qual è la visione che propugna l’Eaep per la sanità del futuro?
L’associazione che dirigo si batte perché venga garantito uno spazio europeo dei dati sanitari aperto e trasparente, che garantisca la privacy dei dati individuali da un lato ma dall’altro consenta anche l’accesso a tali dati da parte degli operatori sanitari. Riteniamo che professionisti come i medici e i farmacisti dovrebbero essere messi nelle condizioni di utilizzare queste informazioni per screening rapidi, consulenze,  trattamenti, terapie  e servizi personalizzati, nell’interesse dei pazienti per un’assistenza sempre migliore.

E chi dovrebbe consentire questa accessibilità?
Considerata la sensibilità dei dati sanitari, l’accesso può essere concesso solo dal titolare dei dati. L’interessato deve essere sempre il titolare dei dati e deve essere sempre al posto di guida per rilasciare i suoi dati a un fornitore di servizi. Questo scenario è perfettamente in linea con le indicazioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr).

In diversi Paesi, Italia compresa, le farmacie tradizionali avvertono una crescente preoccupazione per lo sviluppo dell’online. Qual è la linea dell’Eaep riguardo alle farmacie fisiche e al loro ruolo?
Che siano fisiche o digitali, le farmacie sono fondamentali per garantire ai pazienti accesso ai farmaci e consiglio. Le farmacie online hanno dimostrato di essere necessarie in quanto parte del sistema anche prima che scoppiasse la pandemia di coronavirus. Il nostro compito principale è quello di rendere i medicinali facilmente accessibili a tutti i cittadini europei e fornire loro assistenza con le soluzioni digitali innovative che i nostri associati mettono in campo.

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