Gestione delle infezioni lievi delle vie respiratorie superiori: guida pratica per il farmacista – III parte
Come abbiamo visto in precedenza nella guida pratica per il farmacista basata sul recente position paper del professor Andy Smith, professore di psicologia e direttore del Centre for occupational and health psychology dell’Università di Cardiff, le infezioni lievi del tratto respiratorio superiore possono rappresentare sfide impegnative per le persone. Questo articolo esplora l’ultimo approccio necessario, da parte del farmacista, per supportare i pazienti affetti da tali infezioni.
Sebbene il comune raffreddore provochi sintomi simili, la pandemia da Covid-19 ha modificato il modo in cui le persone percepiscono le malattie respiratorie; conseguentemente, considerata la storia medica di alcuni pazienti, potrebbe essere loro offerto in farmacia un test a domicilio per escludere la presenza di Covid-19 o influenza. Questi test aiutano non solamente i pazienti, ma anche i farmacisti a formulare raccomandazioni personalizzate, come, per esempio, il consiglio di monitorare la saturazione di ossigeno a casa usando un pulsossimetro, al fine di migliorare la sicurezza del paziente nei casi complicati di infezioni lievi del tratto respiratorio superiore.
Infezioni lievi e disturbi del sonno
Anche fattori come i disturbi del sonno possono, poi, influenzare negativamente il decorso di questo tipo di infezioni e la funzione immunitaria. I disturbi del sonno sono, infatti, comuni e possono essere esacerbati dalle infezioni respiratorie a causa dell’ostruzione nasale e della tosse. La mancanza di sonno causata dall’ostruzione nasale è stata, poi, collegata a un aumento della fatica il giorno successivo.
Come sappiamo, il sonno è cruciale per il buon funzionamento del sistema immunitario e per la salute generale; trattare i disturbi del sonno e migliorare la qualità del sonno dovrebbe, dunque, essere una priorità negli approcci olistici alla gestione delle infezioni lievi del tratto respiratorio superiore. In questo i farmaci decongestionanti possono aiutare a ridurre i disturbi del sonno causati dal raffreddore.

Poiché non esistono vere e proprie cure per le infezioni lievi del tratto respiratorio superiore, il trattamento principale dovrebbe mirare a ridurre la durata e la gravità dei sintomi. Alleviare la congestione nasale, per esempio, è fondamentale per respirare liberamente ed evitare così complicazioni fastidiose, come sinusite, otite media e insorgenza o peggioramento di disturbi del sonno lievi. Ulteriori obiettivi del trattamento includono rafforzare il sistema immunitario perché sia più attivo nel combattere l’infezione e prevenire la diffusione della malattia.
“L’assenza di sonno e la scarsa qualità del sonno portano a un aumento della fatica e dello stress, e a una maggiore suscettibilità alle infezioni lievi del tratto respiratorio superiore e ad altre malattie. Ridurre i sintomi di queste malattie migliora quindi il benessere, riduce lo stress e la fatica e migliora la qualità del sonno.”
Prof. Andrew Smith
Il ruolo del farmacista
Riconoscere l’interconnessione tra i sintomi fisici, il benessere emotivo e la qualità del sonno è, dunque, fondamentale. Adottando un approccio olistico, i professionisti della salute possono concentrarsi sulle preferenze e sui bisogni di ciascun paziente. Questo approccio ha numerosi vantaggi: incoraggia la compliance, aumenta la sicurezza e riduce lo stress psicosociale e le malattie croniche.
I farmacisti, in particolare, giocano un ruolo cruciale nel guidare i pazienti in questo processo, offrendo loro un supporto personalizzato e raccomandazioni basate su evidenze scientifiche. Il benessere del paziente deve sempre rappresentare la priorità al fine di favorire una cura collaborativa. Affrontare queste situazioni con empatia, competenza e un approccio orientato al benessere del paziente è essenziale e i farmacisti dovrebbero essere incoraggiati, sulla scorta di evidenze scientifiche, a considerare prioritarie le preferenze e i bisogni individuali delle persone che hanno di fronte nel formulare piani di trattamento il più possibile personalizzati e, dunque, efficaci.