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Germania: ricetta dem ancora rinviata, tonfo in borsa per DocMorris e Shop Apotheke

Filiera

In Germania la dematerializzazione delle ricette mediche subisce un altro rinvio (avrebbe dovuto partire nel giugno scorso, è stata rimandata all’inizio del 2022 e ora al 2023) e i titoli di Shop Apotheke e Zür Rose (cui fa capo DocMorris) vanno al tracollo: la web-pharmacy olandese, presente in Italia con Shop Farmacia, vede precipitare il valore delle sue azioni dai 160,50 euro del 30 novembre ai 101,70 del 10 gennaio, per una perdita sul mese che ammonta a oltre il 22%; il distributore svizzero (che oltre a DocMorris detiene anche il controllo di Promofarma, parafarmacia online con siti in Italia e Spagna) lascia in quattro settimane il 35% e vede calare il valore del suo titolo dai 366 franchi svizzeri del 26 novembre (Zür Rose è quotata alla borsa di Zurigo) ai 210 del 10 gennaio. In sintesi, secondo una stima della rivista tedesca Apotheke Adhoc il rinvio della ricetta dematerializzata sarebbe costata alle due società circa 500 milioni di euro di capitalizzazione.

C’è ovviamente un motivo se i successi finanziari due giganti europei dell’online farmaceutico sono legati tanto strettamente ai destini della digitalizzazione tedesca: per cominciare, va ricordato che in Germania il mercato online della farmacia vale più di 13 miliardi di euro (in Italia meno di 430 milioni) e comprende anche i farmaci con ricetta, tanto che là l’e-commerce rappresenta il 18% del mercato complessivo (da noi il 4%); dal 2016, poi, le farmacie online che dall’estero vendono in Germania possono praticare sconti sull’etico che invece sono vietati alle farmacie di casa; risultato, Shop Apotheke e DocMorris sono diventate in pochi anni un “competitor” particolarmente agguerrito per i farmacisti tedeschi.

Da un anno però la musica è cambiata: alla fine del 2020, infatti, il governo Merkel ha riscritto la legge sul farmaco e ripristinato il divieto di sconto per le farmacie online d’oltreconfine, in una formulazione che ancora non ha generato contenziosi davanti alla Giustizia europea. In risposta, le due web-pharmacy si erano messe a lavorare sulla ricetta digitale con l’obiettivo di fare concorrenza non più sugli sconti ma sui servizi online: il paziente che riceve dal medico una prescrizione dematerializzata, infatti, dovrebbe mostrarsi più propenso a proseguire nel canale digitale; se poi il recapito del farmaco prescritto non avviene per posta dall’Olanda ma da una farmacia tedesca in calce e mattoni, affiliata a DocMorris o Shop Apotheke, il servizio diventa ancora più veloce e competitivo rispetto all’offline.

I piani però sono andati a sbattere la faccia contro inciampi e rinvii della digitalizzazione. Non a caso, prima di Natale sette krankenkasse (le casse malattia che in Germania erogano l’assistenza sanitaria) hanno chiesto al ministero della Salute di poter proseguire lo sviluppo per conto proprio, senza l’ingombrante presenza di Gematik (l’equivalente tedesco di Sogei). L’anno appena iniziato, è la loro proposta, verrà usato per mettere alla prova il sistema su scala sempre più estesa, la fase a regime scatterà dall’inizio del 2023.

Ecco dunque spiegate le recenti sofferenze borsistiche di DocMorris e Shop Apotheke, con quest’ultima che a fine anno ha visto calare del 35% le vendite dell’etico sul mercato tedesco. Le due farmacie online, che pure erano riuscite a entrare nella piccola sperimentazione lanciata da Gematik l’estate scorsa in una manciata di farmacie del Brandeburgo, si accontentano per ora di fare buon viso alla cattiva sorte: «E’ giusto che tutti gli aspetti della prescrizione elettronica siano adeguatamente testati» è il commento rilasciato da Shop Apotheke quando l’ennesimo rinvio è diventato ufficiale «ricordiamo che tutte le prescrizioni digitali ricevute da Shop Apotheke nell’ambito della sperimentazione sono state testate e lavorate senza problemi ed errori». «Daremo il nostro pieno contributo per garantire che l’obbligo della dematerializzazione proceda rapidamente» ha osservato un portavoce di Zür Rose «il Ministero può contare su di noi per accelerare la digitalizzazione delle ricette: i nostri obiettivi di crescita a medio termine non cambiano».

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