Gedeon Richter ha annunciato nei giorni scorsi l’acquisizione di asset di Bci Pharma e di alcuni asset da Mithra Pharmaceuticals, entrambe con sede in Belgio, che rafforzeranno significativamente la posizione del gruppo nell’healthcare della donna. Da Mithra Pharmaceuticals e dalla sua controllata Mithra Recherche et Développement, in particolare, Richet ha rilevato il 100% delle azioni di Estetra srl e Neuralis sa, nonché alcuni asset e licenze di Mithra R&D. Questa acquisizione consente a Richter di ottenere i diritti esclusivi sulla piattaforma di sviluppo basata su Estetrolo (E4), un estrogeno unico e naturale, per molteplici indicazioni e approcci sintetici. Il trasferimento, riferisce una nota, comprende anche i diritti di proprietà intellettuale, i contratti attuali e gli impegni relativi a Drovelis (già sul mercato) e Donesta (in fase di sviluppo). «L’acquisizione della piattaforma Estetrolo» commenta Gábor Orbán, ceo di Gedeon Richter «rappresenta un’opportunità strategica eccezionale per il gruppo in una delle sue aree terapeutiche principali. Il nostro obiettivo è di diventare il principale attore europeo nel campo dell’healtcare della donna entro la fine di questo decennio».
Parallelamente Richter ha acquisito Bci Pharma, una società biotecnologica privata che svolge attività di ricerca innovativa in una varietà di condizioni della salute della donna. Bci è specializzata nell’identificazione di nuovi inibitori delle chinasi utilizzando una libreria proprietaria e il suo database derivato da Hts (High-Throughput Screening). I candidati farmaci, in sostanza, vengono identificati utilizzando test di screening all’avanguardia contro bersagli biologici clinicamente validati. «Applicando la loro competenza nella ricerca sulle chinasi» dichiara Péter Turek, responsabile dell’unità di business Women’s Healthcare di Richter «Bci ha identificato candidati preclinici di grande valore. Questa acquisizione è perfettamente strategica rispetto all’accordo con Mithra, in quanto contribuisce a definire il quadro della nostra espansione nella ricerca originale».