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GalileoLife e Lafayette, dalla partnership un nuovo network strong che beneficerà del trade internazionale di Hygie31

Filiera

Una nuova insegna si appresta a scendere nell’arena dei cosiddetti network strong, le aggregazioni ad alto livello di fedeltà (e delega) che si rivolgono alle farmacie indipendenti. È GalileoLife, circuito – da oltre 600 esercizi affiliati – che oggi appartiene alla galassia delle reti “light” ma è al lavoro per passare di categoria dall’anno prossimo grazie alla partnership da poco firmata con Pharmacie Lafayette e la sua holding di controllo, Hygie31. I contenuti di questa intesa e i progetti che ne scaturiscono sono stati presentati giovedì scorso a Milano, in un workshop cui ha assistito una platea composta in maggioranza da aziende che lavorano nel canale farmacia, in Italia e in Francia (e il dettaglio, come si vedrà più avanti nell’articolo, ha la sua rilevanza).

Il merito principale dell’incontro è stato quello di fornire un po’ più di dettagli sulla partnership GalileoLife-Hygie31 rispetto alle comunicazioni che le due società avevano fornito con i primi annunci: l’obiettivo per il 2026, in sintesi, è quello di imprimere al network un’evoluzione a tappe che lo trasformerà in un circuito ricalcato sul modello Lafayette. Il che significa un’insegna brandizzata (GalileoLife Farmacie, accompagnato dal claim «Salute e benessere accessibili a tutti»), un category estremamente chiaro e leggibile, un assortimento esteso e una cospicua offerta di marche private, ossia tutte le caratteristiche che all’estero hanno fatto il successo di Pharmacie Lafayette (2.500 farmacie affiliate tra Francia e Spagna, 3,2 miliardi di sell-in e 5 miliardi di sell-out all’anno). «Il nostro obiettivo è quello di aiutare i farmacisti titolari a rimanere indipendenti» ha detto nel suo intervento Vincenzo Cosi, presidente di GalileoLife «vogliamo una farmacia che rimanga in salute dal punto di vista economico, ma il fatto è che oggi ci sono circa tremila farmacia che non stanno bene e per questo potrebbero vendere al capitale. Noi lo vogliamo impedire».

 

La “galassia” Hygie31: una rete di reti che nel 2026 sbarca in Italia

 

La formula che il network si prepara a proporre ai farmacisti italiani, quindi, sarà la sintesi di due paradigmi: da una parte quello di Hygie31 e dall’altra quello di GalileoLife. Attualmente, ha ricordato ancora Cosi, il Modello Galileo offre alle farmacie affiliate formazione, consulenza gestionale, strumenti per il marketing, prodotti a marchio e una carta fedeltà, Uniclub, che conta oltre tre milioni di clienti attivi. E che di fatto rappresenta il perno di buona parte delle attività del network: oltre a sostenere traffico e volumi (chi compra con card ha una frequenza di acquisto superiore dell’89% agli altri e mostra una spesa media annua maggiore di 431 euro, ha ricordato Cosi), il sistema di fidelity genera dati che consentono di profilare accuratamente la clientela e dunque mantenere l’offerta della farmacia allineata alla domanda.

 

Le tre colonne del sistema Hygie31-Lafayette

 

Il Modello Lafayette, dal canto suo, metterà a disposizione del network italiano i suoi principali atout, tra i quali le sue marche esclusive, il trade centralizzato e la negoziazione a livello europeo con i fornitori, per tutte le reti del gruppo. Quest’ultimo, in particolare, è un punto che invita all’approfondimento: «Abbiamo più di 800 accordi commerciali con aziende del comparto» ha spiegato Pascal Fontaine, direttore commerciale di Hygie31 «tra le quali molti produttori italiani. Nell’ambito della partnership con GalileoLife, per il 2026 abbiamo già sottoscritto una quindicina di contratti di esclusiva, per prodotti che verranno venduti soltanto nelle nostre farmacie. Non per fare concorrenza sfrenata, ma per proporre al pubblico un’offerta integrale».

La sinergia con il gruppo francese, in sostanza, porterà in dote al network italiano la centrale acquisti europea di Hygie31, che con la sua potenza di fuoco (un network internazionale di 2.500 farmacie, gestite come un’orchestra da un’unica regia grazie a livelli di delega decisamente “strong”) può strappare ai fornitori condizioni commerciali estremamente vantaggiose che poi si riflettono nei prezzi di vendita, quelli che hanno fatto il successo di Pharmacie Lafayette. «La nostra mission è quella di rendere la salute accessibile a tutti» ha rimarcato Fontaine «vogliamo farlo anche in Italia come abbiamo fatto in Francia. Nel nostro Paese, quando pensi alla farmacia pensi a Lafayette».

 

I numeri del modello Lafayette in Francia

 

Ecco allora spiegata la presenza al workshop milanese di alcune aziende francesi, in particolare della cosmesi: la partnership con GalileoLife aprirà il mercato della farmacia italiana ai brand che lavorano con la centrale di Hygie31, cui verrà dunque offerta la possibilità di accedere a un mercato sempre più internazionale (oltre all’Italia, ha annunciato Fontaine, nel 2026 Lafayette sbarcherà anche in Belgio). È la nuova frontiera delle catene di farmacia, in cui la dimensione europea diventa leva per contrattare con i fornitori mettendo sul tavolo reti estesissime, con la possibilità di raggiungere consumatori di diversi Paesi: finora nello Stivale solo Dr.Max poteva giocare a questo Monopoli, con l’arrivo di Hygie31 l’asticella potrebbe presto alzarsi per tutti.

Di certo GalileoLife intende sfruttare a fondo l’opportunità: come ha spiegato Stefano Migliori, Head of sales & strategic partnerships del network italiano, i piani prevedono per l’anno prossimo l’inaugurazione di due flagship store, che lanceranno il nuovo concept del circuito, e il passaggio progressivo al nuovo livello di affiliazione “Elite” di 200-300 farmacie oggi inquadrate nel livello “Premium”. Rappresenteranno il primo nucleo del nuovo circuito, che vedrà l’applicazione rigorosa del modello Galileo-Lafayette attraverso una «industrializzazione» (la parola è di Migliori) delle attività di rete: ampliamento della gamma (dall’attuale media di 4.500 referenze a oltre 15mila), comunicazione multicanale, gestione delle categorie in base ai flussi di traffico (a loro volta studiati e mappati grazie ai dati della fidelity card), servizi per la prevenzione, giornate e campagne promozionali e altro ancora. In cambio, per le farmacie che aderiscono scatta la stessa promessa che Pharmacie Lafayette propone ai farmacisti titolari francesi, raddoppiare in due anni il fatturato della loro azienda. «Nelle nostre farmacie» ha ricordato al riguardo Migliori «monitoriamo regolarmente sia il sell-in sia il sell-out».

«Adatteremo all’Italia il modello Lafayette» ha riassunto in conclusione il presidente Cosi «aggiungeremo ai nostri marchi quelli di Hygie31 che possono funzionare con i consumatori di casa nostra e lavoreremo sulla chiarezza dei prezzi. Perché la nostra mission è la stessa del gruppo francese: promuovere una salute e un benessere accessibili a tutti».

 

 

Anteprima

Hervé Jouves, presidente del gruppo Hygie31, ospite speciale di Scanner Orizzonti 2025

Lavora già intensamente il cantiere che deve preparare l’edizione 2025 di Scanner Orizzonti, il forum di Pharmacy Scanner delle farmacie organizzate in programma a Milano il prossimo 12 dicembre. Il programma, come già in precedenza, darà grande spazio a numeri e pre-consuntivi del 2025 così come previsioni e anticipazioni sulla piega che prenderà nel 2026 il mercato della farmacia. Ospiti di prestigio si succederanno sul palco per ragionare sui principali fenomeni in atto nella filiera e, tra questi, sarà presente nel ruolo di “guest star” di quest’edizione Hervé Jouve, presidente di Hygie31, che spiegherà i programmi del suo gruppo per l’Italia e parlerà del “modello Lafayette”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
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