Le cooperative dei farmacisti stringono i tempi del loro appuntamento con l’e-commerce. E’ la lettura da dare alla seduta d’insediamento del gruppo di lavoro che Federfarma Servizi ha voluto istituire per aprire un cantiere su digitalizzazione e online. Una sorta di “call to action” che recepisce evidenze e indicazioni emerse a metà ottobre dalla VI Convention Federfarmaco-Federfarma Servizi di Sorrento, dove l’e-commerce ha calamitato buona parte dell’attenzione. E dove le cooperative hanno confermato il loro interesse a esplorare il tema e-commerce, dando alla loro associazione di rappresentanza un esplicito mandato. Lo spiega a Pharmacy Scanner Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, che anticipa in questa intervista gli orientamenti con cui lavorerà il gruppo (formato da Paolo Cainelli, Unifarm; Riccardo Golinelli, Farmacentro; Andrea Gori, Farla; Marco Mariani, Farmacentro; Giancarlo Stincarelli, Farla; Isidoro Tortorici, Cofardis).
Mirone, dalla convention sorrentina all’istituzione del gruppo di lavoro: cos’è accaduto in mezzo?
E’ successo che dati ed evidenze proposte a quell’evento dagli esperti chiamati sul palco hanno avviato nelle nostre cooperative una seria riflessione su nuove tecnologie e online. E’ diventata opinione unanime che all’online non si può più rinunciare e di qui la decisione di istituire un gruppo di lavoro cui affidare una ricognizione a tutto campo sul tema.
Ricognizione di che cosa?
Nella prima riunione, organizzata un paio di settimane fa, sono state analizzate le esperienze di e-commerce già avviate da alcune delle nostre cooperative così come da singole farmacie. L’obiettivo è quello di mettere a confronto scelte e soluzioni per trarre indicazioni utili. Allo stesso scopo, abbiamo voluto guardare fin dall’inizio anche alle esperienze provenienti dalle farmacie di altri Paesi.
Per esempio?
Grazie all’adesione di Federfarma Servizi a Secof, la Sociedad europea de cooperacion farmaceutica, il gruppo di lavoro ha farsi raccontare in prima persona l’esperienza di Bidafarma: la cooperativa iberica offre ai suoi tremila soci farmacisti una piattaforma di e-commerce che consente al navigatore di acquistare direttamente dal catalogo della cooperativa e scegliere poi tra consegna a casa o ritiro in una delle farmacie della rete.
In Italia però il Ministero ha escluso l’opzione del marketplace dall’e-commerce farmaceutico…
Vero, però la nostra intenzione al momento è di cimentarci nell’online soltanto sull’extrafarmaco, dove questo genere di scelte non rappresentano un problema.
Dunque è su questa direzione che intendereste muovervi?
Sì. resta da capire se puntare su una piattaforma di e-commerce unica per tutte le cooperative di Federfarma Servizi, oppure una per ciascun distributore. E’ una delle questioni di cui si occuperà il gruppo di lavoro.
Tempi?
Un calendario preciso non è stato ancora definito, l’obiettivo in ogni caso è quello di stringere i tempi. Le conclusioni depositate ieri dall’avvocato generale della Corte Ue sul caso Shop-Apotheke dimostra che le farmacie italiane possono competere nell’area dell’e-commerce senza abdicare all’etica della professione e ai loro valori.