Farvima, inaugurato il nuovo deposito Nola 4.0, un sogno tutto italiano

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Nei giorni scorsi si è tenuta l’inaugurazione del nuovo deposito del Gruppo Farvima presso l’Interporto di Nola, una faraonica struttura a elevato livello di automazione, olimpo del farmaco e del parafarmaco. L’evento si è rivelato una preziosa occasione di confronto sul ruolo della distribuzione intermedia in Italia e della logistica 4.0, che vede nel nuovo sito del Gruppo un esempio da portare in auge e imitare.

Durante l’inaugurazione sono stati ricordati i passaggi fondamentali della storia della Società Farvima ed enfatizzate quelle caratteristiche che l’hanno portata a crescere, nonostante collocata fuori delle rotte ordinarie dell’economia italiana. Il polo logistico Nola 4.0 è il sogno tutto italiano che la famiglia De Falco ha avuto il coraggio e l’audacia di liberare dal cassetto, a distanza di 20 anni. «Il nucleo della storia della nostra impresa si snoda in una manciata di chilometri, dal centro storico di Napoli -precisamente da Via dei Tribunali- passando per Casandrino e arrivando a Nola» ha dichiarato l’ad Mirko De Falco. «In questo viaggio che dura da 60 anni c’è la vita di tre fratelli e dei loro figli, c’è la storia di quello che oggi si chiama Gruppo Farvima, frutto della resilienza di persone che hanno avuto la capacità di assorbire gli urti senza rompersi. Oggi la nostra impresa fattura 1 miliardo di euro su base annua, dispone di 17 filiali in tutta Italia, con una squadra di 700 persone».

«Nessuna azienda cresce da sola» è l’incipit del discorso inaugurale di Renato De Falco, vicepresidente del Gruppo Farvima. «È per questo che oggi il mio più grande ringraziamento va a tutte le donne e a tutti gli uomini di Farvima, che quotidianamente danno il loro contributo alla crescita dell’azienda con energia, perseveranza e abnegazione. Un ricordo speciale ai due fondatori, Gennaro e Renato De Falco, che non ci sono più: è grazie alla loro visione che oggi ci troviamo a festeggiare questo importante traguardo. Lavorare duro, lavorare con passione. Questo è il mantra che in Farvima nutre le nostre giornate, insieme a due parole a me care: rischio e coraggio. Ci hanno insegnato a prendere le distanze dal concetto di rischio, poiché all’interno di questa parola in agguato si cela la paura del fallimento. Ebbene, non esiste imprenditore che non debba con coraggio rischiare. Nola 4.0 è l’espressione di tutto questo».

Il polo logistico rappresenta un punto di arrivo e al contempo di partenza per l’impresa che ha investito 25 milioni di euro e dedicato 30 mesi di lavoro -dalle fasi progettuali allo start up- alla costruzione di un hub in grado di rafforzare la mission del Gruppo Farvima, che in farmacia si pone come “un partner dalle tante risposte”. «La farmacia è il fulcro del nostro lavoro» continua Mirko De Falco. «Alla guerra del centesimo, che vorrebbe nella leadership di costo la chiave di volta del successo, rispondiamo con investimenti che generano un miglioramento sostanziale del livello di servizio offerto, con l’obiettivo di consolidare il ruolo della farmacia quale primo presidio sanitario per il cittadino».

Il nuovo magazzino di Nola bilancia produttività e sostenibilità

Paradigma di un nuovo modello logistico volto al raggiungimento dell’eccellenza e della sostenibilità della distribuzione intermedia del farmaco, Nola 4.0 presenta numeri da capogiro. Chi ha la fortuna di visitarlo si trova di fronte al meraviglioso palcoscenico di un mondo solo apparentemente inanimato, ma, al contrario, vibrante di energia: con una superficie di 10 mila metri quadrati per un’altezza media di 12 metri e un’elevata capacità di stoccaggio, è in grado di gestire fino a 100.000 referenze. Il 90% dei volumi è gestito tramite automazione, assicurando una produttività effettiva pari a 1.500 casse/ora.

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Produttività e sostenibilità muovono gli ingranaggi del sistema come facce della medesima medaglia: «La sostenibilità è da sempre un driver del nostro sviluppo strategico» ha spiegato continua De Falco. «Nello specifico, il sistema è configurato in modo da consentire un utilizzo ottimale degli impianti, generando una considerevole riduzione di emissioni di Co2 nell’atmosfera. Il sito -già dotato di un impianto fotovoltaico caratterizzato da una pannellatura di ultima generazione- sarà provvisto di un moderno impianto di trigenerazione».

È un percorso che il Gruppo Farvima ha intrapreso con la convinzione che tutto ciò che fa ha una reale incidenza sul sistema di network nel quale opera. Lo dice bene Mirko De Falco evocando con il cugino Renato De Falco e lo zio Antonio De Falco gli ideali di un’impresa che è tutto fuorché un’isola, poichè la crescita di un’azienda deriva dalla rete che è in grado di tessere e dei valori che intende promuovere a beneficio dell’ambiente e della comunità.

Esempio di imprenditoria sana e seria, con una visione innovativa sul futuro

Dulcis in fundo, a conferire ulteriore prestigio all’evento, la partecipazione dell’onorevole Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al ministero della Salute, che ha confermato la grande attenzione posta dall’attuale governo al mondo dell’imprenditoria e della farmacia. «Assisto oggi alla straordinaria nascita di questo polo distributivo meridionale, sintomatico del fatto che esiste nel nostro Paese un’imprenditoria sana e forte, portata avanti da illuminati imprenditori che fanno impresa con serietà, abnegazione e tradizione. È evidente che l’imprenditoria sana debba essere supportata da una politica in grado di offrire risposte. In questa finanziaria di 35 miliardi di cui 21 bloccati per l’energia, per le farmacie sono stati destinati 450 milioni nel corso dei prossimi tre anni come riconoscimento rispetto al fatto che oggi la farmacia, presente capillarmente sul territorio nazionale, viene identificata come ramificazione del Ssn. Dobbiamo partire da questo valore immateriale per progettare il futuro. Sono maturi i tempi» ha concluso Gemmato «per pensare a una nuova governance del farmaco, dove centrali siano la farmacia, il farmacista, la prossimità. Un ruolo fondamentale, in questo contesto, è giocato dall’unione della filiera tutta che coinvolge la farmacia, i distributori intermedi, i grossisti e l’industria.».

Abitare il futuro è la prerogativa di chi si fa interprete dei desideri e dei bisogni dei propri interlocutori. La famiglia De Falco ha costruito una possente macchina dei sogni, ora sta alla farmacia saperla usare per liberare i propri.

Rivivi l’evento nel video qui sotto

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