Skin ADV

Farmagorà, 41,5 mln di euro nel 2023, totalizza 34 farmacie e punta a 45 per fine anno

Filiera

Farmagorà, la catena che ha per founder e co-ceo Francesco Carantani e Marco Premoli, vuole continuare a crescere al suo abituale passo di una o due acquisizioni al mese. È la dichiarazione d’intenti che segue di poco le ultime due acquisizioni del gruppo, in provincia di Pordenone e a Torino, che portano a 34 le farmacie dell’insegna. Nel capoluogo piemontese, in particolare, è passata alla catena la Farmacia del Leone, nelle vicinanze della stazione Porta Nuova, “pezzo” pregiato da dieci vetrine e 220mq di area commerciale. «Ho scelto di vendere a Farmagorà» commenta il farmacista Giuseppe Sorbone, il titolare uscente, che resta con l’incarico di direttore «per far crescere la farmacia e i miei collaboratori. Durante il post-covid ho fatto i conti con le difficoltà di gestire da solo la crescita della farmacia. Ho capito che avevo bisogno di un supporto più solido e strutturato per garantire ai miei clienti un servizio sempre migliore e ai miei dipendenti un ambiente di lavoro stimolante. In Farmagorà ho trovato un team di esperti in acquisti, contabilità, amministrazione e risorse umane, così come un approccio incentrato sul cliente che rispecchia i miei valori professionali». «Sosteniamo un modello che vede la farmacia come presidio di prossimità, quello in cui si riconosce anche il dottor Sorbone» commentano Carantani e Premoli «continueremo ad acquisire con l’obiettivo di rafforzare la nostra presenza nei territori in cui già siamo attivi e di consolidare i servizi offerti».

 

I due founder e co-ceo di Farmagorà, Marco Premoli e Francesco Carantani

 

Intanto, il gruppo ha chiuso il 2023 con un giro d’affari che tocca i 41,5 milioni di euro e un organico che conta 250 dipendenti in tutto tra sede centrale e farmacie filiali, dove in un anno si sono registrati più di un milione e mezzo di ingressi. E l’obiettivo è di arrivare per la fine dell’anno a 45 esercizi di proprietà, per un fatturato di almeno 60 milioni. Senza spostare però il centro di gravità della catena, che copre sette regioni Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. E confermando quella che è una delle caratteristiche principali della società, dove c’è grande considerazione per la brand awareness: tant’è vero che tutte le farmacie “indossano” il format della rete a breve distanza dall’acquisizione (insegna, layout, category eccetera). «Per noi brandizzare è molto importante» confermano a Pharmacy Scanner i due co-ceo «non serve soltanto a mettere un’insegna, ma anche a rendere funzionale l’esposizione ed esprimere allo stesso tempo i valori di Farmagorà. Per lo stesso motivo, ci assicuriamo che le nuove farmacie vengano integrate velocemente nella rete con l’adattamento dei sistemi informatici e il passaggio alle procedure e ai piani commerciali e promozionali del gruppo, che scattano sin dalle prime settimane di gestione con l’intervento dei nostri esperti. Ma ci impegniamo anche a mantenere intatti identità e rapporto di fiducia che la farmacia ha instaurato nel corso degli anni con la propria clientela. Per questo nell’integrazione coinvolgiamo sempre il team e, quando possibile, la precedente proprietà: vogliamo garantire la continuità dei servizi offerti e mantenere saldi i legami con la comunità locale».

Aiuta spesso a cementare questa continuità la permanenza del titolare uscente, che dopo il passaggio di gestione assume nella maggior parte dei casi l’incarico di direttore (come a Torino, appunto). «È un’evenienza che si verifica in media nel 40% dei casi» osservano Carantani e Premoli «e siamo molto contenti di ciò perché rappresenta una rassicurazione per i clienti storici della farmacia e per i collaboratori, che preferiscono cambiamenti graduali. Sono sempre di più i titolari che dopo aver venduto accettano questa opzione, grazie anche al passaparola di chi ha già sperimentato e apprezzato il nostro approccio flessibile».

Per quest’anno, come detto, i piani sono quelli di crescere a una media di almeno un’acquisizione al mese. «Siamo fiduciosi sul raggiungimento dell’obiettivo» commentano i due co-ceo «nel 2023 abbiamo avuto un lieve rallentamento rispetto alle ambiziose previsioni a causa di fattori esterni come l’aumento del costo del denaro. Inoltre, abbiamo cominciato a focalizzare le acquisizioni su una categoria di farmacie dalla taglia maggiore rispetto a quelle che costituivano il nostro target iniziale. Manterremo questo orientamento anche nel 2024, sempre nelle regioni dove già siamo presenti. Le farmacie più piccole, con fatturato attorno a un milione di euro, rimangono interessanti solo in ottica di densità geografica».

Il 2023 è stato un anno significativo per il gruppo, che a primavera ha concluso un aumento di capitale di 20 milioni di euro con l’ingresso di Narval Investimenti e Sogegross spa. «L’operazione è servita a sostenere le successive acquisizioni» proseguono i due co-ceo «ma i due nuovi soci hanno portato anche contatti e relazioni strategiche in due regioni per noi cruciali come Liguria e Piemonte, dove contiamo rispettivamente 4 e 5 filiali. Ma lo stesso era già accaduto con gli altri nostri importanti investitori, in queste come nelle altre regioni dove siamo presenti».

Un tassello importante della brandizzazione ma anche della brand awareness, ossia la riconoscibilità dell’insegna, è rappresentato dalla carta fedeltà My Agorà: «A oggi abbiamo distribuito oltre 55mila card» confermano Carantani e Premoli «e contiamo di arrivare a 90mila entro fine anno. Il nostro programma fedeltà riconosce ai possessori un cashback di 2 euro ogni 20 di acquisti nell’extrafarmaco, senza soglie di accumulo e altre condizioni. In aggiunta, dall’inizio dell’anno abbiamo avviato attività di couponing targettizzate con diverse modalità di erogazione e redemption. Due dati: il 70% della spesa di extrafarmaco generata dalle nostre farmacie passa dalla card e i clienti My Agorà si caratterizzano per uno scontrino dal valore medio più alto di 10 euro rispetto ai clienti senza card».

Altri articoli sullo stesso tema