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Farmaè passa il semestre con il vento in poppa: ricavi +76%, visitatori +104%

Filiera

Ricavi in crescita a doppia cifra anche nel secondo trimestre per Farmaè, la piattaforma di e-commerce del mercato salute e benessere che presidia anche l’offline con otto parafarmacie e un beauty store. E’ quanto si evince dai numeri diffusi nei giorni scorsi dal gruppo, che fotografano le performance del gruppo nella prima metà dell’anno: nel periodo che va da gennaio a giugno, si legge in una nota della società, i ricavi superano i 31 milioni di euro, in crescita del 76% sullo stesso periodo dell’anno passato. Determinante l’andamento del secondo trimestre, nel quale il valore delle vendite ha sfiorato i 18 milioni di euro (+79% sul corrispondente periodo del 2019) e i visitatori dei due siti Farmae.it e Beautye.it  hanno superato i 12 milioni (+108%).

Il totale degli utenti, così, sfiora nel semestre i 21 milioni (+104%), mentre le vendite in volumi arrivano a 3,7 milioni di pezzi (+82%), dei quali due milioni soltanto nel secondo semestre (+81%). In cospicuo aumento anche clienti e ordini: i primi sono cresciuti tra marzo e giugno del 73% e arrivano a 250mila, gli ordini invece sono aumentati nello stesso periodo dell’82% e sfiorano quota 400mila.

«I risultati raggiunti anche in questo secondo trimestre» è il commento di Riccardo Iacometti, founder e ceo di Farmaè «dimostrano ancora una volta che siamo riusciti a rispondere in modo importante a una domanda in crescita per le mutate propensioni di consumo dovute alla recente crisi sanitaria. Gli importanti sforzi per velocizzare i tempi di consegna e servire con puntualità i nostri clienti, anche grazie agli investimenti recentemente effettuati nel nostro innovativo polo logistico, ci hanno permesso di soddisfare le esigenze degli utenti. La crescita dei ricavi di questi sei mesi, superiore alle stime, e un incremento molto consistente del portafoglio clienti consolidano le prospettive future della società».

La forte crescita, sottolinea ancora la nota di Farmaè, si è consolidata anche dopo il lockdown da covid-19, a testimonianza di una «modifica strutturale delle abitudini dei consumatori italiani, che in numero sempre crescente privilegiano il canale online sia per comodità di acquisto sia per vantaggi di natura economica».

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