Pharmacy2U, la più importante farmacia online inglese con oltre 1,5 milioni di pezzi venduti nel giugno scorso (dati Nhs), ha ufficializzato nei giorni scorsi l’acquisizione di LloydsDirect, l’e-commerce della catena LloydsPharmacy, che con circa 1,1 milioni di confezioni distribuite viene subito dietro a Pharmacy2U nella classifica britannica delle farmacie online. Giusto per un raffronto la terza piazzata, Well.co.uk, ha venduto 128.691 pezzi (sempre a giugno).
In una comunicazione congiunta, le due società sottolineano di condividere una consolidata esperienza nella farmacia e nella dispensazione ai cronici. Interrogata dalla rivista Chemist&Druggist, la società acquirente non ha voluto rivelare i termini economici dell’accordo e si è limitata a ricordare che l’acquisizione mette assieme «due delle farmacie online più affidabili ed esperte del Regno Unito». LloydsDirect, in particolare, serve ogni mese più di 500mila pazienti, Pharmacy2U invece ne raggiunge oltre 750mila in tutta l’Inghilterra.
I team delle due farmacie digitali, riporta ancora il comunicato congiunto, «lavoreranno ora a stretto contatto per mantenere l’eccellenza del servizio per cui entrambe sono famose», con l’incorporazione di LloydsDirect in Pharmacy2U che verrà realizzata «nel tempo». In ogni caso, ha assicurato a Chemist&Druggist un portavoce della società acquirente, l’operazione non avrà ricadute per il personale di LloydsDirect.
LloydsDirect è nata nel 2015 con il nome di Echo ed è stata acquistata nel 2019 dalla multinazionale americana McKesson, che nel Regno Unito già controllava la catena LloydsPharmacy. Nel novembre di due anni fa il gruppo Usa ha ceduto gran parte delle sue attività in Europa e LloydsPharmacy – con LloydsDirect – è stata rilevata dal fondo di private equity Aurelius (al contrario di LloydsFarmacia-Admenta Italia, che come si ricorderà è andata a Phoenix).
Sotto la nuova proprietà, la catena inglese ha iniziato un consistente programma di chiusure e dismissioni che in nove mesi hanno ridotto di quasi il 50% il numero delle filiali: attualmente le farmacie del gruppo sono 512, 461 in meno rispetto a un anno fa, un totale che ha retrocesso l’insegna al terzo posto tra le catene inglesi dopo Boots (1.651 farmacie) e Well Pharmacy (547).
Secondo gli osservatori inglesi, la strategia che ha spinto Pharmacy2U a completare l’acquisizione è quella di accrescere la propria quota nel mercato delle ricette ripetute (trattamenti per cronici) attraverso un’espansione per linee interne ed esterne. Alla fine del 2021, in particolare, il gruppo ha inaugurato il suo terzo impianto di distribuzione, che nella stagione successiva gli ha consentito di incrementare del 17% su base annua il numero dei farmaci con ricetta dispensati e del 9% i pazienti in carico (cioè gli assistiti che hanno delegato alla farmacia online il rinnovo automatico delle prescrizioni).
In questo modo, scrive Chemist&Druggist, i conti della società sono progressivamente cresciuti: se nell’anno finanziario che terminava a marzo 2019 Pharmacy2U aveva registrato perdite prima delle tasse per 16 milioni di sterline (oltre 18 milioni di euro) e nel 2019/2020 per 7,2 milioni, nel 2022 la società ha chiuso il bilancio con un utile ante-imposte di 2,9 milioni di sterline. Merito, riferisce un rapporto finanziario della Companies House, dei «miglioramenti significativi» apportati all’efficienza operativa e della crescente notorietà del marchio Pharmacy2U tra il pubblico inglese, che ha consentito di ridurre i costi di marketing.