Farmacie Italiane aggiorna il logo. E mette l’omnicanalità nel pay off

Filiera

E’ Farmacie Italiane, il network di 33 esercizi (più 18 parafarmacie) che fa capo a F2i, il primo network a mettere l’omnicanalità nel pay off del proprio brand. E’ l’ultimo aggiornamento, fresco di qualche settimana appena, apportato al logo che la catena aveva presentato a fine autunno con l’obiettivo di “marchiare” le sue farmacie. Il circuito, infatti, è uno dei pochi a livello nazionale che ancora manca di brand e format, una lacuna che verrà progressivamente superata nei mesi a venire: i programmi puntano a issare il brand della rete su almeno la metà delle farmacie di proprietà entro l’estate, stessi tempi per riuscire a vedere le prime riconversioni al format.

Il logo, si diceva: la grafica conferma il brand già selezionato dal gruppo un anno fa (e ripreso nella ristrutturazione della farmacia di Roma Termini, vedi foto sotto) e aggiornato quest’autunno. Da meno di un mese, però, il logo si arricchisce di un doppio pay off che esprime le due mission della catena: il primo, “Ci prendiamo cura di te”, è rafforzato dall’immagine stilizzata di una mano che regge un cuore; il secondo, “La tua farmacia omnicanale”, rimanda l’immagine di un network che intende presidiare il digitale (e d’altronde, tra le farmacie del gruppo c’è la Loreto Gallo di Napoli, nome più che noto nell’e-commerce dell’healthcare). «Questo pay off» spiega a Pharmacy Scanner Roberto La Rosa, amministratore delegato di Farmacie Italiane «rappresenterà il nostro marchio di fabbrica per il futuro».

 

La farmacia di Roma Termini della catena che fa capo a F2i. Nella ristrutturazione, risalente a più di un anno fa, si intravedono le prime elaborazioni del logo aziendale.

 

La Rosa, qual è il posizionamento della catena che il vostro logo vuole trasmettere?
Il brand sancisce l’inizio del viaggio, una sintesi dei nostri valori e un’anticipazione del concept e del format che verranno. Con il primo pay off, “Ci prendiamo cura di te”, esprimiamo i valori di assistenza, relazione e professionalità cui vogliamo ispirarci nel rapporto con il cliente: vogliamo essere un punto di riferimento per l’offerta sanitaria a livello territoriale, risintonizzarci con i bisogni di un paziente che alla farmacia non chiede più soltanto prevenzione e assistenza nei percorsi di cura della cronicità, ma anche attenzione al benessere psicofisico.

E il secondo payoff, quello sull’omnicanalità?
Esprime l’impegno a prenderci cura dei nostri clienti in un sistema interconnesso che presidia tutti i touch point disponibili: online con Farmacialoreto.it e offline con la nostra rete di farmacie distribuite sul territorio nazionale, con la quale consegniamo in tutto il Paese. La digitalizzazione è una sfida che abbiamo fatto nostra, stiamo sviluppando progetti per la multicanalità che comprendono un nuovo sito, www.gruppofarmacieitaliane.it, e un’app di proprietà, che lanceremo nelle prossime settimane e darà accesso a tutti i nostri servizi, dalla consegna dei prodotti alla consulenza personalizzata.

 

 

Quando vedremo insegna e format della catena?
Abbiamo già fatto disvelato alcuni elementi del concept nella farmacia inaugurata di recente al centro commerciale Maximo di Roma. Attualmente stiamo lavorando alla comunicazione in store e agli arredi, che dovranno valorizzare l’offerta commerciale e di servizio dei nostri punti vendita. Il cambiamento del processo di acquisto ci porta a lavorare su livelli di comunicazione differenziati, che raggiungono il cliente quando ancora è all’esterno e continuano a raccontare anche all’interno: l’idea è di usare un sistema di videowall dai quali proporre storytelling digitale che valorizzerà la nostra offerta attuale e, prossimamente, i nostri prodotti a marchio. Segneranno una rivoluzione nel category di Farmacie Italiane.

Sì ma il flagship store della catena quando lo vedremo?
Il nuovo concept esordirà questa primavera, in una farmacia di Roma acquisita di recente e attualmente in ristrutturazione. Il concept sarà poi gradualmente esteso al resto della rete, soprattutto per quanto riguarda la parte digitale che rappresenta una priorità assoluta per la nostra catena.

Lato digital, invece?
Il 2020 è stato un anno straordinario per il nostro sito www.farmacialoreto.it, che ha battuto i suoi precedenti record di fatturato e clienti. Nel 2021 rafforzeremo le nostre strutture logistiche e investiremo in automazione. Cominceremo a testare progetti di intelligenza artificiale sia nei negozi fisici sia online, con l’obiettivo di superare abbondantemente i 40 milioni di euro a valori. Stiamo sviluppando anche il mercato estero, il nostro sito www.loretogallo.com è già oggi tradotto in lingua inglese, tedesca, spagnola e francese. Puntiamo anche a diventare una piattaforma di riferimento per le pmi di settore che desiderano espandere la loro presenza online, in Italia e all’estero.

Il suo gruppo gestisce anche un altro e-commerce, www.farmaciapagopoco.com… 
Puntiamo a posizionarlo come un autentico sito “outlet” di canale. Ma considerata la crescita che caratterizzerà l’online nei prossimi anni, non è esclusa qualche acquisizione di altri siti anche in mercati attigui e sinergici con quello della farmacia.

L’impressione è che finora Farmacie Italiane si sia dedicata più alle acquisizioni che allo sviluppo del network…
Non sono d’accordo. Nel 2020 abbiamo lavorato parecchio sull’assetto della rete a cominciare dagli investimenti nella formazione, che rappresenterà il vero elemento distintivo del nostro posizionamento. Apriremo collaborazioni con strutture universitarie per formare i futuri manager del canale e investiremo in progetti di community interna per sviluppare la nostra cultura d’impresa. I nostri punti vendita sorgono in aree iconiche e ad alta frequenza come stazioni, aeroporti e centri commerciali, ma anche in zone residenziali di alto pregio così come in ambiti più popolari. Desideriamo offrire a tutta la nostra eterogenea clientela il servizio e l’offerta commerciale più pertinenti ai loro bisogni.

Numeri della rete?
Il network è composto attualmente da 51 punti vendita, ossia 33 farmacie e 18 parafarmacie. Il gruppo proseguirà la sua crescita anche nel 2021, pensiamo di aggiungere alla nostra rete almeno un’altra ventina di farmacie.

A quale tipo di esercizi guardate?
Siamo molto selettivi nella scelta dei target, privilegiamo acquisizioni coerenti con i nostri obiettivi di crescita, che non sono soltanto aumentare i punti vendita. E’ il caso dell’ultima acquisizione a Catania, una farmacia le cui caratteristiche rispondono alla progettualità del nostro format, orientato alla creazione sul territorio di un’offerta sanitaria aggregata di qualità.

In un recente articolo, il Sole 24 Ore parla di un interesse di Cassa depositi e prestiti ad acquisire farmacie. Se non sbaglio, la Cdp è anche tra gli azionisti di F2i, che a sua volta è il vostro azionista di riferimento. Sono due operazioni del tutto disgiunte o c’è qualcosa di coordinato?
Ho letto anch’io l’articolo e non mi stupisce il loro interessamento al mercato delle farmacie, il segmento è “frizzante” e allo stesso tempo strategico nell’insieme del sistema sanitario nazionale. Ma, allo stato attuale, non c’è alcuna correlazione tra il nostro progetto e le loro valutazioni.

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