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Farmacie francesi sempre più organizzate: sono ormai 49 le insegne, +10% in un paio di anni

Filiera

Se in Italia le farmacie hanno cominciato a organizzarsi convintamente in network e gruppi d’acquisto soltanto con l’arrivo delle catene del capitale (quindi dalla liberalizzazione del 2017), in Francia il fenomeno è più vecchio di almeno vent’anni e i numeri sono di conseguenza ben altri. Tant’è vero che, oggi, nel Paese transalpino si contano 49 network a marchio, ossia circuiti con insegna e format (le catene del capitale sono vietate). Il censimento arriva dall’ultimo report dell’Observatoire des enseignes de pharmacies, di Les Echos Etudes: le farmacie organizzate in queste aggregazioni sono circa il 30% del totale quelle aderenti a un “groupement” sono più del 90% (in Italia, dice Iqvia, gli esercizi affiliati a un network “strong” sono circa il 10%, più un altro 6% appartenente alle catene del capitale).

Il fenomeno, spiega l’Observatoire, ha avuto una brusca accelerazione negli anni più recenti, perché in un biennio la crescita è stata superiore al 10% (nel 2022 non si contavano più di 34 network con insegna). Tra gli ultimi arrivati, cita il rapporto, Apothical, Hello Pharmacie, Santalis, Mutualpharm e Pharm&You. Altra evidenza da appuntare: sono soprattutto i grandi raggruppamenti a differenziare con un’insegna i propri affiliati; tra i primi 25 “groupement” nazionali per farmacie aderenti, il 72% ha una propria insegna e qualcuno ne ha addirittura due o più, distinte in base al posizionamento (come Apothera, che riunisce Pharma Group Santé, G1000 Pharmacies, Nepenthès et Optipharm, Leader Santé o Objectif Pharma, che aggrega Wellpharma e Anton&Willem). Altri, al contrario, rivendicano come una scelta di campo l’assenza di un’insegna e quindi l’indipendenza “totale” dei propri affiliati, che diventa a sua volta motivo di differenziazione: è il caso di Pharm UPP, Apsagir, Pharmacorp, Réseau Santé, Co&Pharm o Cos.

Come Pharmacy Scanner ha già avuto modo di riportare in un recente articolo, altro fenomeno degli ultimi anni è la progressiva concentrazione di gruppi e insegne attraverso acquisizioni reciproche: dietro a tali operazioni, rileva l’Observatoire, c’è il proposito di accrescere il proprio peso specifico nel canale, migliorare il potere negoziale con fornitori e produttori di dispositivi
medici, rafforzare la propria attrattiva oppure differenziarsi con la complementarità delle insegne. Tra le fusioni o acquisizioni più recenti, il rapporto ricorda la creazione del Gruppo Evecial a seguito della fusione di Boticinal, Officinal by Boticinal e Ceido e la recente acquisizione di Apothera da parte della cooperativa Giropharm. «Le insegne» è la riflessione dell’Observatoire «costituiscono la nuova chiave di volta nelle concentrazioni dei “groupement”».

 

Le 49 insegne delle farmacie indipendenti attive in Francia

 

Ma qual è l’offerta con cui le diverse insegne si contendono le affiliazioni dei farmacisti titolari? Innanzitutto, spiega l’Observatoire, ci sono le funzioni più “classiche” come la centrale acquisti, la formazione del personale, il merchandising e via a seguire. Poi ci sono i servizi avanzati, che da un lato differenziano le proposte delle diverse insegne e dall’altro sono sempre più ambite dalle farmacie in quest’epoca di forti cambiamenti. In particolare, anche in Francia ha avviato da poco i motori la farmacia dei servizi (che là si chiamano “mission”) come chiave di volta della della territorializzazione delle cure, e le insegne vogliono proporsi nella veste di partner qualificati per l’organizzazione e la gestione delle prestazioni. In aggiunta, i “groupement” sono anche di sostegno alla digitalizzazione, che riguardi un paziente sempre più omnicanale o processi dal crescnete tasso di automazione e dematerializzazione (magazzino, ricetta eccetera).

Altro fronte dove insegne e groupement francesi risultano particolarmente attivi (come in Italia) è quello delle marche private: la private label, dice il rapporto, rappresenta ormai per tutti una leva essenziale per ottimizzare la redditività. Integratori e dermocosmetici sono i prodotti privilegiati dalle private label dei groupement transalpini, come Mr Smith e Apothecary per Leader Santé oppure Purité et Pharmascience per Pharmabest. Il 39% dei marchi analizzati dall’Observatoire offre alle farmacie affiliate più di 200 prodotti a marchio. E sempre più spesso, la private label diventa leva per ribadire o riconfermare i valori dell’insegna: come Anton & Willem, Pharm O’ naturel o Giropharm, che con le loro linee ecocompatibili rimarcano il proprio impegno per la sostenibilità.

E così, è la conclusione del rapporto, nei prossimi anni la competizione tra gruppi si giocherà sempre più intensamente sulla gamma dei servizi offerti e sulla “value proposition” dell’insegna. Un’altra utile indicazione per il mondo della farmacia italiana.

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