Farmacia dopo la quarantena: come gestire coda e spazio vendita

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Relativamente allo spazio vendita, sappiamo che oggi uno dei temi caldi è la gestione della coda. Come organizzarsi, tenendo conto anche del nuovo contesto? La coda è un problema o piuttosto un’opportunità? Questo è l’interrogativo al quale si vuole rispondere.

Una gestione ottimale della coda, abbinata ad una distribuzione intelligente dell’esposizione può generare notevoli vantaggi. Primo fra tutti, l’incentivazione all’acquisto, anche autonomo. Come raggiungere questo risultato?

Innanzitutto, in base alla dimensione dello spazio vendita si può incanalare il flusso di persone in coda con più o meno facilità ma, le logiche da applicare in ogni spazio, piccolo o grande che sia, sono le stesse.

Una prima regola, dettata dall’esperienza Mobil M, è quella di distribuire il flusso in base al tipo di servizio di cui la persona ha bisogno, suddiviso per: ricetta, parafarmaco e servizi. In questo modo si creeranno file diverse, a seconda del bisogno e queste potranno essere sfruttate con esposizioni prodotto differenti. L’occasione è quella di agire sulle classiche leve di cross-selling e up-selling per aumentare le vendite. Senza contare che in questo modo, la gestione della clientela da parte del personale della farmacia risulterà meno critica.

L’ottimo sarebbe quello di creare, inoltre, un flusso in ingresso e uno in uscita, poiché bisogna considerare che lungo l’entrata il 41 % dei consumatori interagisce con l’esposizione.

Anche le strutture espositive giocano un ruolo fondamentale: disposte opportunamente nello spazio vendita direzionano le persone, che si muoveranno in modo libero, ma guidato; grazie a una comunicazione chiara e una disposizione corretta degli arredi, potremo garantire maggiori opportunità di vendita a libero servizio.

 

 

Farmacia Vecco – Via Roma – Torino
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Il passaggio tra le strutture espositive, infatti, deve essere agevole, ma non troppo. Lo spazio tra persona e prodotto deve essere tale da favorire l’interazione: 130-140 cm di distanza è l’ideale per una buona leggibilità di spazio e di esposizione.

Per questi motivi, mai come oggi la necessità di avere strutture riconfigurabili e su ruote è fondamentale. Gli arredi potranno così seguire il variare dell’esposizione durante l’anno. O ancora, potranno rispondere al sorgere di nuove esigenze, come è stato per il lockdown, o come le regole di distanziamento sociale.

Non bisogna però incorrere in arredi che potrebbero penalizzare l’esposizione del prodotto. Per una leggibilità ottimale, per esempio, la gondola non deve essere mai trasparente: un colore “pieno” consentirà una maggiore visibilità del prodotto, che verrà quindi messo in risalto.

Un’altra opportunità che scaturisce da una coda ben gestita è l’area in prossimità del banco. Sappiamo bene che, tutto ciò che esposto in questo spazio, viene venduto con molta più facilità rispetto ad altre zone, sfruttando l’impulso. Eppure, ancora oggi, l’area immediatamente davanti all’etico (circa 2 metri e mezzo), raramente viene sfruttata. Senza contare che attualmente la barriera in plexiglass rappresenta un ostacolo in più all’esposizione.

Le soluzioni per questa area sono molteplici. Per gli spazi grandi, si può valutare un’organizzazione che consenta la fila unica. L’esempio viene certamente dai punti vendita del retail, come per esempio Sephora, Decathlon, Primark, Mediaworld, Carrefour. I clienti formano un’unica fila e quando raggiungono il primo posto si direzionano verso il banco libero. Inutile dire che durante l’attesa, l’esposizione viene sfruttata al massimo con prodotti ad alta rotazione, promozioni e stagionalità. Nell’attualità le persone riescono inoltre a distanziarsi facilmente, grazie alla segnaletica a terra.

Per le farmacie più piccole, un’altra possibilità è quella di gestire la fila a pettine: elementi bassi in avancassa separano le diverse code e consentono l’esposizione ad impulso. In questo modo si potrà sopperire all’assenza delle classiche scalette da banco sacrificate dalle barriere protettive in plexiglass.

 

 

Farmacia Bovio – Pescara
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Quanto è fondamentale la comunicazione per una farmacia in questo momento?

La comunicazione è da sempre un tema importantissimo per Mobil M. La Farmacia oggi ha bisogno di mettere in atto soluzioni pratiche di comunicazione che rassicurino i consumatori, li informino e li aiutino a ripristinare lo storico rapporto fiduciario. Basti pensare che durante l’emergenza le farmacie sono state l’unico presidio sanitario presente sul territorio, e pertanto comunicare in modo chiaro e corretto diventava fondamentale per evitare di essere sommersi di chiamate.

Comunicazione è segnaletica, quando si cerca di rendere lo spazio vendita chiaro e di semplice lettura. Dove si entra? Dove mi posiziono per l’attesa? Dove trovo la parte della cosmesi? La ricetta? E così via.

Ma non solo, comunicazione è identità: è l’occasione per dichiarare apertamente che farmacia sei, cosa fai e la specializzazione. A partire dagli esterni e dalle vetrine che spesso vengono poco curati, quando in realtà sono il primo mezzo di attrazione della clientela.

Non dimentichiamo che vi sono poi oggi nuove forme di comunicazione digitale: i social network ad esempio sono un mezzo potentissimo che va sfruttato per arrivare al proprio target. Ma, ovviamente va saputo usare per ottenere risultati in base agli obiettivi e deve essere integrato in una strategia di comunicazione globale e omnicanale.

 

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