Farmacentro, nel 2022 fatturato e ricavi in positivo. Golinelli ai soci: è il momento delle scelte di campo
Più di 380 milioni di euro di fatturato e 1,83 milioni di utile netto, ossia lo 0,48% dei ricavi totali. Sono le due cifre chiave del consuntivo di Farmacentro, la cooperativa della distribuzione con oltre 1.299 farmacie socie e clienti tra Emilia Romagna, Umbria, Marche, Toscana, Abruzzo e Lazio. Ieri (2 luglio) l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2022, che mostra il segno più tanto nel giro d’affari (+7,4% sull’anno precedente) quanto negli utili, che rappresentano il secondo miglior risultato d’esercizio nella storia della cooperativa. «Raccogliamo i frutti del lavoro di un anno» commenta il direttore generale di Farmacentro, Marco Mariani «abbiamo cercato di efficientare i processi, abbiamo contenuto i costi, aumentato la rotazione delle merci, ridotti i crediti verso clienti di 7,7 milioni di euro, i crediti incagliati di 3,5 milioni e i debiti verso le banche di 7,8 milioni. Nonostante l’incremento del fatturato, poi, siamo riusciti a mantenere il valore del magazzino agli stessi livelli del 2021, mentre il patrimonio netto è cresciuto a 33,5 milioni di euro, rendendo ancora più solida la nostra azienda».
Per mettere in risalto i numeri con cui ha chiuso il 2022, Mariani ricorda il passato prossimo della cooperativa: «Quest’azienda aveva perso 25 milioni di fatturato negli ultimi 5 anni; tra novembre 2021 a dicembre 2022 ne ha riguadagnati 30. La riorganizzazione aziendale avviata l’anno precedente e la crescita di efficienza che ne è conseguita hanno generato una crescita della competitività che ci ha permesso di definire nuove politiche commerciali. Abbiamo eliminato diversi sprechi e reinvestito quelle risorse a beneficio dei nostri soci, che nel 2022 hanno usufruito di sconti per 1,2 milioni di euro, quasi 800mila euro in più sull’anno precedente. Sommata questa cifra all’utile netto, sentiamo di poter dire che è stato fatto qualcosa di straordinario, in un anno così difficile a causa di congiunture impattanti sull’economia reale: guerra, carenza di materie prime e prodotti, importanti aumenti dei costi».
Davanti all’assemblea dei soci, il presidente di Farmacentro Stefano Golinelli ha ricordato l’importanza strategica che le società della distribuzione controllate dai farmacisti rivestono per la farmacia: «Questo cda ha cambiato volto alla società, applicando modelli gestionali moderni e adatti a competere in questo difficile contesto. Adesso dunque dobbiamo stringerci intorno alla nostra Cooperativa e sostenerla sempre più, è il momento delle scelte di campo: non si può più rimanere neutrali e servirsi da più grossisti sempre in cerca dell’offerta migliore per pochi centesimi, così come vanno evitati il più possibile gli ordini diretti all’industria».
La richiesta, in sostanza, è che i soci dimostrino la stessa fedeltà dimostrata dalla Cooperativa nei loro confronti. «Nel 2022» ha ricordato ancora Golinelli «non abbiamo addebitato costi sulle consegne e abbiamo assorbito interamente i rincari del gasolio. Dall’inizio di quest’anno riprezziamo i medicinali di fascia C che hanno subito un aumento per sgravare le farmacie di quest’incombenza, una vera rarità nel panorama della distribuzione intermedia italiana».
Quanto ai progetti in cantiere per il 2023, spiccano l’ulteriore automazione dei poli di Perugia e Jesi, ormai alle battute finali, il rafforzamento del retail strong Mia Farmacia con il progetto delega e un nuovo modello di comunicazione con i propri Soci per saldarne il legame. «Soltanto il sostegno quotidiano, fedele e costante dei nostri soci» ha concluso Golinelli «ci consentirà di continuare a realizzare risultati così soddisfacenti. Lo abbiamo ripetuto instancabilmente anche nelle otto tappe del “roadshow” che ci ha visto girare il centro Italia per esporre ai nostri farmacisti i numeri del 2022».