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Farla, bilancio di nuovo in attivo con tagli ai costi. Pennacchio: scontistica e servizio le nostre leve

Filiera

Un 2022 chiuso con un leggero attivo dopo tre anni in perdita, una campagna di ottimizzazione dei costi che ha dato frutti importanti, investimenti tecnologici improntati a un’ulteriore razionalizzazione delle spese e un’automazione della logistica ancora più spiccata. Si respira aria di ottimismo in Farla, la cooperativa laziale con 267 farmacie socie e tre siti logistici (a Roma, Latina e Viterbo): parola del presidente Roberto Pennacchio, che a Pharmacy Scanner riassume messaggi e parole d’ordine lanciati il 28 maggio nella convention capitolina della società.

Presidente, cominciamo con un bilancio del 2022: come ne è uscita la cooperativa?
Meglio degli anni precedenti: abbiamo chiuso cn attivo interrompendo un triennio di bilanci in passivo, principalmente a causa del covid. È stato comunque un anno impegnativo, nel quale abbiamo varato un robusto programma di efficientamento e contenimento dei costi. Aggiungo che abbiamo realizzato anche consistenti risparmi sulle spese di magazzino, circa due milioni di euro, grazie alla riduzione delle giacenze bassorotanti.

Dove avete lavorato, soprattutto?
Abbiamo ridotto le dilazioni sui pagamenti a 40 giorni, cercando però di non mettere in difficoltà le farmacie in debito di ossigeno. Abbiamo ridotto i costi di gestione, tagliato le spese logistiche, ottimizzato il costo del personale intervenendo su straordinari e permessi. In aggiunta ci siamo fatti carico di un investimento importante, ossia la conversione al fotovoltaico dei nostri tre stabilimenti: dall’inizio dell’anno prossimo, quanto il primo impianto diventerà operativo, abbatteremo le spese per l’energia elettrica del 40%.

Lato entrate?
Per una cooperativa oggi è molto difficile incrementare i ricavi. Purtroppo, dobbiamo fare i conti con un farmacista titolare che, nella maggior parte dei casi, non riesce a uscire dalla mentalità del centesimo risparmiato.

Si riferisce alle farmacie che in prima battuta cercano il distributore che fa lo sconto migliore?
Mki riferisco al fatto che le farmacie chiedono ai distributori scontistica e servizio. Abbiamo quindi scelto una politica che dal punto di vista dell’offerta si mantiene in linea con i nostri principali competitor e dal lato del servizio cerca il massimo efficientamento: i nostri magazzini, per esempio, sono automatizzati tra l’80 e il 95%. Questa linea ci costringe a chiudere i bilanci sempre vicini al pareggio, ma in compenso diamo alle farmacie il supporto di cui oggi hanno bisogno: precisione nelle consegne e magazzini riforniti.

Le notizie più recenti – dalla campagna acquisizioni di Dr.Max alla fusione Comifar-Admenta – stanno suscitando preoccupazioni tra i farmacisti titolari e anche tra le aziende della distribuzione…
Siamo preoccupati anche noi: quest’anno, per esempio, abbiamo perduto otto farmacie socie perché i loro titolari hanno venduto al capitale.

Voi siete tra i pochi distributori che non hanno né farmacie di proprietà né network. Lo considerate un handicap?
Ma avute né volute. Le farmacie, una volta comprate, vanno gestite e l’impegno non è indifferente, come dimostra l’esperienza delle stesse catene del capitale. E poi, Farla ha sempre lavorato per supportare i suoi soci, non abbiamo alcuna intenzione di metterli a disagio facendo loro concorrenza con farmacie di proprietà.

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