Il mercato della dermocosmesi in farmacia si distingue per dinamicità, margini di crescita e propensione all’innovazione, caratteristiche che rendono il canale interessante per una grande aziende del comparto come L’Oréal. Il cui obiettivo rimane quello di accreditare sempre di più la farmacia come il luogo di riferimento non solo per la salute ma anche per la bellezza. E’ la riflessione che arriva da Stefania Fabiano, general manager della divisione Cosmétique Active Italia: insediatasi da due mesi appena, Fabiano racconta a Iqvia e Pharmacy Scanner la sua visione della dermocosmesi in farmacia.
Dal 15 marzo è alla direzione generale di Cosmétique Active Italia. Il bilancio di questi primi due mesi?
Sono state otto settimane molto intense, in cui ho potuto incontrare e conoscere gli stakeholders, il team italiano e quello internazionale. Il mercato dermocosmetico in farmacia è dinamico, ha margini di crescita e di modernizzazione, quindi è stato tutto davvero molto stimolante per me e per la divisione.
Quali sono i programmi aziendali che porteranno la sua firma?
Abbiamo una direzione strategica condivisa e chiara per tutti: il nostro è un lavoro di team non di singoli. L’obiettivo primario è quello di rendere la farmacia il luogo di riferimento per la bellezza oltre che per la salute. Attraverso la nostra conoscenza delle consumatrici, vogliamo sviluppare insieme ai farmacisti i “touch point” con i quali incrementare la fiducia tra esperto in farmacia e cliente. Il tutto grazie anche all’utilizzo di supporti digitali.
L’attenzione al corpo e alla bellezza è un driver centrale nei consumi. Lo dimostrano i numeri del mercato italiano che, solo nel 2017, ha generato un giro d’affari di oltre due miliardi e mezzo di euro. Da dove deriva l’apporto più consistente al mercato della cosmesi?
Analizzando il comportamenti dei consumatori si evince che la bellezza è molto importante per il 62% delle donne italiane. Si tratta di una percentuale di gran lunga superiore alla media europea, che si ferma al 46%: la cura di sé è un dovere più che una scelta. L’innovazione tecnologica, le novità, la trasparenza e il consiglio personalizzato sono alla base delle scelte di bellezza delle donne italiane. Inoltre “l’healthy” è ormai un vero e proprio stile di vita dei giorni nostri, non solo un trend. Questo conferma che la farmacia è – e sarà sempre di più – il luogo di riferimento. A noi il compito di lavorare insieme ai farmacisti per sviluppare ulteriormente il potenziale che la farmacia ha già grazie al suo traffico di ingressi giornalieri.
E’ già boom di prodotti solari in farmacia: +6,3% la crescita in valori del 2017 rispetto allo scorso anno. Quali sono, a suo avviso, i fattori che influenzano la scelta di un solare? E quali invece quelli di cui si dovrebbe tenere conto ma che spesso vengono sottovalutati?
Considerata la caratteristica del nostro territorio e del nostro clima, per noi i solari sono da sempre una categoria cruciale. Grazie alla ricerca scientifica, abbiamo messo a punto solari in grado di rispondere a ogni esigenza, tenendo conto dei bisogni della pelle, delle differenti texture, del formato: mini che sta in borsa o maxi per le vacanze… Quello che maggiormente ci sta a cuore è l’impegno sociale che da anni abbiamo intrapreso a livello mondiale con la marca La Roche Posay: sto parlando della campagna per la prevenzione del tumore cutaneo #saveyourskin, attualmente in corso su tutto il territorio nazionale. In collaborazione con Lilt e Sidemast proponiamo il check gratuito dei nei in concomitanza con la Giornata nazionale della prevenzione del tumore cutaneo, e per sensibilizzare categorie come gli sportivi siamo presenti ai Campionati internazionali di tennis di Roma con uno stand dove alcuni dermatologi propongono lo stesso check gratuito dei nei. Anche in farmacia facciamo informazione per l’importanza della protezione dal sole: uno studio condotto dal National cancer institute statunitense su 1,4 milioni di individui rivela che solo il 46% delle persone che pratica sport all’aria aperta utilizza una crema protettiva e un americano su quattro utilizza solo maglietta e cappello come protezione. Abbiamo quindi il compito di spiegare l’importanza della protezione a un’audience che sia quanto più possibile allargata.
A febbraio L’Oréal ha portato in Italia il marchio CeraVe, che ora fa capo alla sua divisione. Quali sono le vostre aspettative su questo brand?
Il Gruppo L’Oréal ha acquisito CeraVe nel 2017. La crema era stata lanciata da Coria Laboratoires nel 2005. I fondatori del marchio, un gruppo di dermatologi americani, hanno lavorato sull’importanza della barriera idrolipidica e della sua protezione. Hanno studiato e utilizzato principi attivi già noti focalizzandosi sulla modalità con cui vengono diffusi nella pelle: ovvero, con il brevetto Mve, il sistema di rilascio che permette di liberare gli attivi nella pelle per un’idratazione fino a 24 ore. In Italia CeraVe è in farmacia da fine aprile. Per Cosmétique Active è una grande opportunità di rispondere a ogni esigenza delle pelli secche e fragili, il tutto accompagnato sempre dal consiglio dei farmacisti, dei dermatologi e dei medici di famiglia, nei confronti dei quali abbiamo avviato un’informazione a tappeto su tutto il territorio. CeraVe è una marca a misura di consumatore, si compone di tre formati per ogni esigenza, dal viaggio alla palestra fino al formato famiglia. E, non da ultimo. ha un prezzo accessibile.