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Eufarma addestra “farmacisti-ambasciatori” per far lavorare la rete all’unisono

Filiera

Formare in ogni farmacia affiliata Eufarma un “ambasciatore” che assicuri il recepimento delle iniziative di rete e presenti alla clientela gli strumenti digitali del circuito con la giusta comunicazione. E’ l’obiettivo del corso di aggiornamento Train Your Pharmacy che il network ha avviato dalla metà di ottobre. Il programma si rivolge ai farmacisti titolari e collaboratori dei 125 esercizi affiliati (più quelli che vorranno diventarlo), si articola su otto incontri mensili di 3 ore l’uno, dà diritto a 30 crediti Ecm e tocca i principali temi del marketing di gruppo: la comunicazione social e non, la loyalty, le strategie di vendita della marca privata, il visual merchandising, le politiche commerciali e le campagne di rete e altro ancora.

«Il problema del nostro network è lo stesso di una buona parte dei circuiti di farmacie indipendenti» spiega a Pharmacy Scanner Alfonso Ascione, responsabile commerciale di Eufarma «l’aggregazione funziona e riesce a essere attrattiva nei confronti delle aziende produttrici se tutti gli associati lavorano all’unisono come fanno le catene del capitale». Di qui l’idea di formare per ogni farmacia un farmacista che faccia da cinghia di trasmissione tra network, team dell’esercizio affiliato e clienti: «Non vogliamo certo insegnare ai nostri farmacisti come si consiglia perché è il loro lavoro e lo sanno fare benissimo» avverte Ascione «l’obiettivo è soltanto quello di mettere in piedi un coordinamento con cui assicurare che tutte le farmacie del circuito parlino la stessa lingua e propongano la stessa comunicazione sulle iniziative, sui servizi e sugli strumenti della rete».

Questa “sintonizzazione” si rivela particolarmente necessaria nella promozione dell’app del network e dei suoi strumenti digitali, dall’ordinazione a distanza dei prodotti della farmacia (selezionata dal cliente all’atto dell’installazione dell’applicativo) al click&collect, dall’home delivery alla prenotazione di autoanalisi e prestazioni diagnostiche, dalla consultazione di orari e turni alla chat con il farmacia. «Stiamo spingendo parecchio sull’app e chiediamo alle nostre farmacie di divulgarla perché i clienti l’installino e la usino» prosegue Ascione «ma ci rendiamo conto che quando il farmacista è poco pratico di “phygital” e omnicanalità, fa fatica lui per primo a spiegare i vantaggi della nostra piattaforma». In aggiunta, tra i collaboratori al banco resistono alcuni luoghi comuni che non invogliano alla proattività: «Molti farmacisti continuano a credere che chi appartiene alle generazioni meno giovani non sia digitalizzato» osserva Ascione «ma la verità è che è solo “diversamente digitalizzato”».

Per confutare questi e altri cliché, Eufarma si avvarrà del contributo didattico di uno psicologo specializzato in formazione alla vendita e al counselling al banco, che spiegherà quali leve d’ingaggio deve manovrare il farmacista per destare l’interesse del cliente sugli asset digitali della rete così come dei suoi strumenti di loyalty. «I programmi fedeltà sono ormai una presenza fissa in tutte le insegne del retail moderno» osserva Ascione «il cliente quindi conosce il tema ed è consapevole di vantaggi e meccanismi di loyalty. Eppure molti i farmacisti avvertono ancora un disagio diffuso a proporre questi programmi in farmacia»

Tra i temi del corso (a partecipazione gratuita) c’è infine anche la comunicazione social: nell’ultima ora di ogni incontro i farmacisti lavoreranno a un laboratorio digitale operativo, coordinato dal social media manager di Eufarma, in cui proveranno a creare contenuti e format da riportare nelle pagine social delle singole farmacie, per migliorarne l’engagement e comunicare le iniziative del network. «Oggi chi rimane fuori dai social commette soltanto un errore» conclude Ascione «ma sbaglia anche chi si improvvisa “influencer” o prende internet per un mero spazio pubblicitario da riempire con annunci flash del ttuto estemporanei».

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