Econviene.it, l’outlet dell’extrafarmaco che fa leva sulla lotta agli sprechi

Filiera

Qualcuno l’ha già battezzato l’outlet dell’extrafarmaco, e ai cinque fondatori che nel novembre scorso l’hanno lanciato la definizione non sembra spiacere. Si tratta di econviene.it, portale di e-commerce che propone a prezzi scontati integratori, cosmetici, prodotti per l’infanzia e la personal care, sanitari e altro ancora. A differenziare rispetto ad altri siti è l’origine di tale merce: pezzi di fine stock, articoli dal packaging danneggiato, referenze vicine alla scadenza, proposti a sconti d’occasione proprio come un outlet.

Ai prodotti prossimi alla scadenza, in particolare, è dedicata un’area dal nome “zero_spreco”: si tratta degli articoli che le aziende avviano alla distruzione quando mancano sei mesi al termine della validità; il sito li acquista e li propone al pubblico del web con ribassi del 50%: Bionike, Vichy, Multicentrum, Caudalie e Mustela solo per citare alcuni dei brand più noti. Poi, come detto, i pezzi di fine stock oppure i cosiddetti “fallati” (ma soltanto nel packaging esterno), ripartiti sul portale per categoria merceologica (integratori, cosmesi e bellezza, igiene e cura della persona, neonati e bambini, sanitari e medicazioni) e rivenduti a sconti che possono anche superare il 60%.

«L’idea di partenza» spiega a Pharmacy Scanner Giuliano Filippi, uno dei cinque fondatori di econviene.it (tra i quali un farmacista) e presidente di Aldigiù srl, la società cui fa capo il sito «scaturisce da una constatazione: nella filiera dell’extrafarmaco c’è un consistente spreco, molto più che in altri comparti». Il portale, dunque, non fa altro che comprare da produttori, distributori o farmacie e quindi rivendere via web. E alla logistica provvede un’azienda padovana della distribuzione farmaceutica, la Silvano Monico spa, impresa di famiglia (come si legge sul portale) di uno dei fondatori di Aldigiù.

Quanto al traffico che il sito genera, Filippi riferisce di numeri ancora piccoli ma in crescita. «Siamo partiti a novembre e abbiamo utilizzato i primi due mesi per capire il mercato» racconta «poi da marzo abbiamo cominciato a fare comunicazione, soprattutto sui social: adwords, Facebook, banner e così via. E anche qualche articolo di stampa, al momento su testate regionali del Triveneto. I dati sono incoraggianti: a primavera avevamo una media di 1-2 ordini al giorno, ora siamo a 4-5. E gli accessi quotidiani ammontano a un migliaio, sempre al giorno». Integratori e cosmetici, ovviamente, gli acquisti più gettonati, «anche se» avverte Filippi « differiscono le dinamiche con cui i navigatori scelgono: a parità di sconto nel beauty prevale la marca, nel comparto integratori invece il principio attivo o il componente naturale».

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