E-commerce, 1.350 gli esercizi autorizzati (+70 nei primi tre mesi del 2022). L’analisi di Farmakom

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Sono già settanta le farmacie e parafarmacie che nel primo trimestre del 2022 hanno ottenuto l’autorizzazione alla vendita online di  sop e otc. Secondo i dati del ministero della Salute, analizzati e rielaborati da Farmakom, salgono così 1.355 gli esercizi che possono fare e-commerce sul farmaco senza ricetta, e tra gli osservatori sono già in parecchi a chiedersi se alla fine dell’anno verrà superato il record del 2021, quando in totale vennero autorizzate 289 tra farmacie e parafarmacie.

 

L’andamento delle autorizzazioni per l’e-commerce

 

Come si può evincere dal grafico, il picco del 2021 risulta superiore non soltanto a quello del 2020, nel quale il processo di digitalizzazione è stato accelerato dalla pandemia, ma anche al picco del 2016, l’anno in cui il commercio online dei farmaci da banco è stato liberalizzato e molti hanno voluto subito presidiare il nuovo canale. In ogni caso, anche se ad andature diverse il numero di farmacie e parafarmacie autorizzate all’e-commerce ha continuato a crescere anno dopo anno, con un incremento medio del 36,5%.

 

Gli incrementi annuali dal 2016

 

Come indicano i numeri, all’entusiasmo iniziale è seguita tra il 2017 e il 2018 una brusca frenata, con una netta ripresa nell’anno seguente; nel 2020, la pandemia e il lockdown hanno portato milioni di italiani ad acquistare sul web e così hanno fatto un significativo balzo in avanti anche le farmacie e parafarmacie che si sono dotate di autorizzazione all’e-commerce. Il fenomeno è continuato anche nel 2021 e anzi si è intensificato, nonostante il progressivo allentamento delle restrizioni.

«Il record del 2021 e l’inizio del 2022 confermano che il comparto sta puntando sull’e-commerce non come una soluzione di breve periodo dettata dalla pandemia» è il commento di Farmakom «Il futuro del farmacista quindi è online, anche se a oggi soltanto una percentuale minima di farmacie e parafarmacie, neanche il 6%, presidia il canale digitale».

 

La distribuzione degli esercizi autorizzati per regione

 

Anche un’analisi della distribuzione regionale delle autorizzazioni fornisce indicazioni utili. Quasi due terzi delle farmacie e parafarmacie che possono fare e-commerce ha sede in cinque regioni appena: Campania (253), Lombardia (176), Piemonte (141), Lazio (132), Emilia-Romagna (110). Le 15 regioni restanti si dividono l’altro terzo, con Basilicata (21), Friuli Venezia Giulia (12), Trentino Alto Adige (10), Molise (6) e Valle d’Aosta (2) a occupare le posizioni più arretrate.

 

La Top 5 regionale e l’evoluzione negli anni

 

Nel corso degli anni la composizione della Top 5 è cambiata più volte. Il Piemonte è la regione dove inizialmente si conta il numero più alto di farmacie e parafarmacie che mostrano di credere nell’online dei farmaci da banco, ma nel 2018 deve cedere il primato alla Campania che guadagna velocemente un vantaggio ancora incolmato. Il Lazio è un’altra regione che figura nelle posizioni di testa alla partenza, ma dopo poco inizia a perdere posizioni e poi esce dal gruppo, salvo poi rientrarci nel 2020. La Lombardia, infine, mantiene un passo ridotto fino al 2020 e quindi accelera per insediarsi al secondo posto.

«L’online è ancora un canale ricco di potenzialità per la farmacia» conclude Farmakom «ma più si sta alla finestra, più gli e-commerce già avviati avranno modo di consolidare la propria posizione: la finestra di opportunità non durerà all’infinito e sarà responsabilità del farmacista cogliere l’occasione prima che sia troppo tardi». Guarda le precedenti analisi cliccando qui.

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