Droni, nel cremonese il primo servizio di trasporto da una farmacia del territorio

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Partirà dopo Pasqua il primo (in Italia) servizio su droni per il trasporto di medicinali e dispositivi da e per le farmacie del territorio. A lanciarlo Matteo Bonomi e Luigia Priori, titolari di due esercizi ubicati a Piadena e Isola Dovarese, in provincia di Cremona, rispettivamente 3.500 e 1.200 abitanti. Le farmacie distano tra loro otto chilometri circa e la prima – 150 mq di superficie commerciale e un magazzino grande sei volte quello dell’altra – finisce spesso per rifornire la seconda farmacia (75 mq) di farmaci mancanti o di prodotti che tratta soltanto la sede principale. «Finora ho sempre fatto su e giù tra i due esercizi con l’autovettura» racconta Bonomi a Pharmacy Scanner «con forti perdite di tempo perché di solito faccio la spola due-tre volte al giorno».

Di qui l’idea di collegare le farmacie con un drone, motorizzazione elettrica e peso di 6 kg circa (uno di carico utile ma incrementabile). «Da sempre ci piace sperimentare e innovare» spiega Luigia Priori «siamo tra i primi ad avere robotizzato il magazzino e proposto servizi di primo livello, come le autoanalisi del sangue quando ancora pochi le facevano, oppure, oggi, le inalazioni termali». E ora nella farmacia di Piadena è arrivato il drone: «L’dea risale a un paio di anni fa, quando la pandemia era ancora di là da venire» riprende Bonomi «mi sono rivolto a due società specializzate, DL Droni che ha sede qua a Piadena e AP 74 Uav, di Castiglione delle Stiviere (nel mantovano, ndr) e abbiamo iniziato a lavorare al progetto».

 

 

Nel gennaio 2020 è cominciata la preparazione dei documenti da presentare all’Enac (l’Ente nazionale dell’aviazione civile) per ottenere le autorizzazioni di legge e il corridoio aereo riservato nel quale far viaggiare i droni. «La pandemia è esplosa poco dopo e i tempi della procedura si sono allungati a dismisura» ricorda Bonomi «comunque alla fine l’Enac ha dato permessi e benestare. Meglio così, perché siamo convinti che con covid il drone diventa un’alternativa ancora più interessante».

Anche perché l’intenzione dei due titolari (farmacista lei, esperto di elettronica lui) non è quello di varare una sperimentazione, ma avviare un collegamento aereo continuativo. «Ho già preso il brevetto da pilota di droni ma soltanto per il volo a vista, cioè entro l’orizzonte visivo» conferma Bonomi «quello per il volo Bvlos – beyond visual of sight – lo otterrò nei prossimi mesi. Intanto a pilotare per ora saranno i tecnici di DL Droni». Gli apparecchi atterreranno e decolleranno da spiazzi erbosi già predisposti ai confini dei due comuni, distanti non più di 200-300 metri dalle farmacie. «L’attrezzatura per dirigerli è installata in due locali di proprietà, che si affacciano sulle piazzole» precisa Bonomi. «Come appare chiaro dall’organizzazione» interviene Priori «il nostro intento è quello di usare un drone per collegare le due farmacie, non c’è alcuna intenzione di servircene per recapitare farmaci ai pazienti, anche perché tecnicamente non sarebbe possibile».

Un’altra evidenza che emerge dalle parole della coppia riguarda i costi del servizio. «In effetti sono importanti ma accessibili» ammette Bonomi «ma anche in questo caso abbiamo qualche idea in cantiere. Innanzitutto siamo convinti che un servizio come questo, che ha avuto subito grande risalto sulla stampa locale, potrebbe attirare l’attenzione di qualche sponsor. Ma soprattutto, stiamo pensando di offrire il servizio ad altre farmacie che hanno le stesse nostre esigenze, attraverso i nostri consulenti DL Droni e AP74. Diversi farmacisti si sono già fatti vivi per avere informazioni e dettagli: c’è il caso per esempio del titolare che ha due farmacie sulle sponde opposte del Lago di Garda, il drone gli consentirebbe di collegarle molto più velocemente».

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