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Droni, in Belgio sperimentazione per consegnare agli ospedali cittadini

Filiera

Si fanno sempre più complesse le sperimentazioni dirette a testare l’uso dei droni nel trasporto di materiale sanitario e farmaci. Ad Anversa, in Belgio, comincerà tra breve i suoi primi voli Helicus, una start up che si propone di utilizzare gli Uav (Unmanned aerial vehicle, velivoli senza pilota) per assicurare la logistica dei grandi ospedali cittadini. Come riferisce un articolo del Quotidien du pharmacien, si tratterebbe di uno dei primi impieghi in Europa di droni in ambiente urbano.

La sperimentazione, spiega la rivista, è diretta conseguenza dell’evoluzione imboccata dai grandi hub ospedalieri, che tendono a concentrare laboratori di analisi e farmacie nelle strutture principali (per risparmiare ed evitare dispersioni) ma poi devono affrontare il problema del traffico cittadino che rallenta logistica e forniture (farmaci, materiale, campioni).

L’obiettivo più ravvicinato della sperimentazione, assicurano a Helicus, non è quello di generare risparmi immediati ma mettere alla prova il recapito con droni per capire se in questo modo è possibile assicurare la massima continuità logistica anche in aree ad alta densità abitativa. In ogni caso, i costi crescenti del trasporto su strada (carburante, traffico eccetera) fanno pensare che sul lungo periodo i droni potrebbero rivelarsi competitivi.

Non è un caso che la sperimentazione parta da Anversa: oltre a Helicus, partecipano infatti al progetto gli ospedali della città belga, la società statale che gestisce il traffico aereo (e assicurerà il coordinamento tra voli di linea e dei droni), l’azienda aeronautica Sabca (sussidiaria di Dassault, che costruisce i droni), un istituto di assicurazioni, un operatore di telecomunicazioni (Orange) e una software house.

I test all’aperto, scrive la rivista francese, iniziano questo mese, mentre per l’estate è prevista una prima dimostrazione tra quattro dei diciassette ospedali partner. Altri dieci ospedali si aggiungeranno nell’ultimo trimestre del 2019, i primi voli regolari dovrebbero partire all’inizio del 2020. Nel frattempo, il sodalizio dovrà anche dimostrare alle autorità europee e belghe che il sistema funziona e quindi occorre un adeguamento di normative e regolamenti.

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