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Dr.Max compra Neo Apotek e triplica le sue farmacie. Voci di altre catene pronte a lasciare

Filiera

Avviato prima dell’estate e “tradito” da rumors che nel corso dei mesi si erano fatti sempre più indiscreti, è arrivato al closing il deal per la cessione a Dr.Max delle 130 farmacie di Neo Apotek, la catena che fa capo alla famiglia di farmacisti milanesi Cocchi-Riva e a un gruppo di investitori polarizzato attorno a Banca Profilo e il veicolo di private equity Route Capital Partners. Ufficializza l’esito un comunicato che dà conto dei principali termini dell’intesa: con l’operazione, il gruppo che fa cap0 al fondo ceco Penta finisce per triplicare le farmacie di proprietà, che saliranno a 210 e faranno entrre Dr.Max nel ristrettissimo club (soltanto due al momento i membri, Hippocrates e Lloyds/Benu) delle catene del capitale con un numero di filiali a tre cifre.

«Questa acquisizione strategica» commenta Leonardo Ferrandino, presidente e ceo del gruppo internazionale «ci consente di unire il meglio di entrambe le realtà, contribuendo a valorizzare l’esperienza e la struttura consolidata di Dr. Max e l’attenzione all’eccellenza e all’innovazione per cui Dr. Max è conosciuta in Europa. Con l’acquisizione di Neo Apotek consolidiamo il nostro impegno verso un percorso di rapido sviluppo anche in Italia, imboccato nel 2018 con l’apertura della prima farmacia Dr. Max. La nostra visione è chiara: Dr. Max è già un leader di mercato in numerosi Paesi europei e siamo determinati a conquistare una posizione di leadership anche in questoPaese. L’acquisizione di Neo Apotek rappresenta una pietra miliare significativa in questo percorso, un fondamentale tassello per la nostra crescita e di tutte le persone che vi lavorano».

«Questa operazione sancisce un momento storico per l’azienda e per il nostro settore» aggiunge Alessandro Urbani, ceo di Dr. Max Italia dalla fine dell’estate «con questa acquisizione abbiamo portato a oltre 1.300 il numero dei dipendenti di Dr. Max tra farmacisti e professionisti del settore. Il nostro impegno prioritario sarà quello di massimizzare il valore per i pazienti-clienti, consapevoli che il successo dipenderà dalla competenza e dall’entusiasmo della nostra squadra e quindi dalla nostra capacità di farla crescere insieme al progetto».

«Con questa operazione» sono infine le parole di Andrea Riva, ceo di Neo Apotek «entriamo in una nuova fase che vede ancora protagoniste tutte le persone che hanno contribuito negli anni al successo dell’azienda. Con Dr. Max condividiamo valori simili e una visione comune di crescita a lungo termine, siamo quindi fiduciosi di fare squadra con uno dei principali attori internazionali del settore, che valorizzerà il talento delle persone di Neo Apotek continuando il percorso intrapreso negli anni scorsi. Questa unione di intenti farà sicuramente la differenza nel traguardare gli ambiziosi obiettivi di leadership nel mercato italiano».

Secondo alcune voci, il passaggio di proprietà delle 130 farmacie Neo Apotek dovrebbe svilupparsi gradualmente nei prossimi mesi, con quattro esercizi che verrebbero integrati entro fine anno nella rete di Dr.Max e gli altri che seguirebbero progressivamente nel 2024. «Il 2023» prosegue il comunicato che ha dato notizia della conclusione del deal «ha visto per Dr. Max una crescita degli investimenti in diverse aree, che proseguiranno anche nel 2024 in un’ottica di innovazione e miglioramento continuo. Il nuovo centro di distribuzione centralizzato a Telgate, che vanta oltre 14mila mq di superficie, vedrà a inizio anno nuovi investimenti in automazione, per migliorare l’efficienza e ottimizzare i processi, garantendo una catena di distribuzione fluida e affidabile. Inoltre gli investimenti saranno diretti a potenziare anche i servizi omnicanale e la piattaforma di e-commerce drmax.it, che attrae già oggi oltre un milione di clienti ogni mese. Inoltre, la catena espanderà l’offerta di servizi in farmacia per la salute e il benessere, con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative e di qualità, a prezzi competitivi Dr. Max mira a creare una solida e innovativa rete di farmacie che definisca nuovi parametri nel settore in Italia, rispecchiando i già elevati standard del Gruppo in Europa».

Sempre secondo rumors di mercato, infine, altre acquisizioni tra catene si potrebbero profilare tra breve all’orizzonte: in particolare, avrebbe manifestato la disponibilità a lasciare Felia Farmacie, l’insegna della fiorentina CentroFarm che oggi annovera una ventina di farmacie di proprietà, ma dai vertici del gruppo arriva una smentita categorica: «Sono rumors che abbiamo raccolto pure noi» replica a Pharmacy Scanner Cristina Zanchi, ceo di Felia Farmacie «ma nego nella maniera più assoluta che le nostre farmacie siano in vendita. Piuttosto continuiamo la nostra crescita, a un passo un po’ più lento di quello previsto nei piani iniziali ma che ci consente di gestire al meglio le nostre filiali».

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