Douglas, la catena internazionale della profumeria con sede a Düsseldorf, salda cosmetico e farmaco con l’acquisizione dell’olandese Disapo, web-pharmacy emergente con 200 dipendenti e un fatturato 2021 di qualche milione di dollari. L’obiettivo è quello di entrare in grande stile nel mercato tedesco della farmacia, etico compreso dato che da quelle parti è consentita la vendita a distanza anche dei medicinali con ricetta. Ma l’intenzione, spiega senza giri di parole Vanessa Stützle, chief digital officer di Douglas, è quella di «espandere gradualmente l’offerta della farmacia online nei principali Paesi europei dove siamo già presenti, che assieme sommano un mercato da oltre 160 miliardi di euro». Dalla cifra non è difficile risalire agli Stati cui fa riferimento Stützle: Francia, Spagna, Austria, Paesi Bassi e ovviamente Italia.
Il contratto di acquisto, come riferisce la stampa internazionale, è già stato firmato e si attende soltanto il via libera delle autorità antitrust. Intanto fioccano le anticipazioni sui piani del gruppo tedesco: il sito di Disapo, in sostanza, dovrebbe essere integrato nella piattaforma di Douglas per consentire ai suoi clienti di accedere all’offerta della farmacia online. Il via dovrebbe scattare dalla prima metà di quest’anno, prima con un’offerta limitata ai soli farmaci da banco (spediti da Disapo ai clienti tedeschi di Douglas) e quindi allargata anche all’etico, man mano che prenderà piede la ricetta elettronica.
«Raggiungeremo in un solo colpo milioni di clienti tedeschi con un’ampia offerta di medicinali da banco e altri prodotti farmaceutici» commenta ancora Stützle «ci stiamo evolvendo in una piattaforma che integra bellezza e salute». Le cifre relative al pubblico potrebbero apparire un mero sfoggio di superbia, ma non è così: come ricorda la rivista per la farmacia Apotheke Ad Hoc, in Germania la carta fedeltà di Douglas conta 47 milioni di titolari, la farmacia online olandese Shop Apotheke (giusto a titolo di confronto) non supera gli 8 milioni di clienti attivi.
Rimarrebbero da capire i motivi che hanno spinto Douglas a buttarsi nel mercato della farmacia online, ma anche su questo ci sono ben pochi misteri: da tempo la catena tedesca della profumeria ha nel proprio mirino il mercato della farmacia. In una prima fase l’interesse riguardava principalmente la dermocosmetica: quando, nel 2018, il gruppo inaugurò il nuovo concept Douglas Pro, fece scalpore la presenza sugli scaffali di diversi brand esclusivi del canale farmacia – La Roche Posay, Eucerin, Vichy, Avene, Caudalie, Lierac – che la catena offriva anche sul proprio sito in una sezione chiamata Pharma Beauty. Più di recente, la multinazionale ha aperto nel suo flagship store di Francoforte un corner di prodotti della farmacia (medicinali esclusi, ovviamente) con personale laureato al banco. E sempre di recente, è venuto fuori che a rifornire Douglas dei marchi della dermocosmetica erano alcune farmacie online come DocMorris, Apo-Rot , Eurapon e Cocopha (quest’ultima collegata a una farmacia fisica).
«I mercati della bellezza e della salute sono sempre più convergenti e a farcelo capire è la domanda che arriva dai nostri clienti» è il commento finale di Tina Müller, ceo di Douglas «per questo cerchiamo da tempo di allargare la nostra offerta al settore della salute. Continueremo a espandere la nostra piattaforma integrando bellezza e salute e lo sviluppo delle prescrizioni elettroniche porterà prevedibilmente a un’importante crescita delle farmacie online. Con Disapo sfrutteremo sistematicamente le opportunità che arrivano dal mercato sanitario online».