Dopo Douglas, anche la francese Sephora cerca l’ibridazione tra profumeria e parafarmacia

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Dopo la tedesca Douglas, che a febbraio è arrivata a comprarsi una farmacia online, è ora la multinazionale francese Sephora ad allungare gli occhi (e le mani) sui brand del dermocosmetico per la farmacia. Mercoledì 21 settembre, secondo quanto riferisce il magazine Lsa, il gigante transalpino della profumeria avrebbe aperto nel suo store di Boulevard Saint-Germain, a Parigi, un corner di “parapharmacie” con tanto di farmacisti al banco. E, sugli scaffali, una selezione di prodotti per la cura del corpo, del viso e dei capelli normalmente venduti in farmacia.

L’offerta, riferisce la rivista, sarebbe al momento piuttosto limitata, anche se comunque già comprende alcuni brand classici della dermocosmetica come Nuxe o Pierre Fabre. Non c’è invece il farmaco senza ricetta – ovviamnte, dato che in Francia l’otc è ancora un’esclusiva del canale farmacia – ma intanto l’apertura del corner consente a Sephora di offrire gli stessi prodotti sul proprio store online. Un’opportunità che il gruppo ha subito colto: sul suo sito francese Sephora.fr, infatti, figura un reparto di parafarmacia con un’ottantina di referenze di quattro marchi abitualmente residenti in farmacia: A-Derma, Klorane, Rene Furterer e Avene.

 

 

Come scrive un’altra rivista francese, Capital, questa non sarebbe la prima incursione di Sephora nel canale farmacia/parafarmacia. Il primo corner di dermocosmetica con farmacisti al banco era stato aperto dal gruppo sette anni fa in Spagna, più precisamente a Barcellona, e in quel caso era stata persino affissa in vetrina una croce verde, con l’indicazione “parafarmacia” subito sotto.

 

 

Inutile dire che la mossa francese di Sephora ricorda da vicino la strategia a tappe successive di Douglas, che in Germania prima ha fatto il verso alla farmacia assicurandosi alcuni brand esclusivi del canale e assumendo alcuni farmacisti per qualificare la consulenza ai clienti, poi ha acquistato una farmacia online e ora dal suo e-commerce propone al pubblico tedesco non soltanto dermocosmetici ma anche farmaci otc (vedi sotto). Come già detto, in Francia i paletti normativi impediscono di replicare il caso tedesco, ma ci sono altri Paesi – come l’Italia – dove Sephora, se volesse, potrebbe persino comprarsi una farmacia.

Roberto Valente

 

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