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Dilemma: su TikTok, il social dei giovanissimi, la farmacia dev’esserci oppure no? Case history da Salerno

Filiera

TikTok, il social network di origine cinese che sta bruciando tutti i record (ogni mese più di un miliardo di utenti attivi nel mondo), è la piattaforma preferita dalla cosiddetta generazione Z, ossia i nati tra il 1995 e il 2010, che rappresentano il 25% circa del suo pubblico. Chi si lascia convincere dai luoghi comuni che individuano negli adulti in là con gli anni i meno portati alla digitalizzazione, concluderà che Tik Tok non è un social dove la farmacia abbia motivo di stare. Invece ci sono esperienze che sembrano dire il contrario: è il caso per esempio della farmacia online Semprefarmacia.it, che fa capo alla Farmacia Sant’Anna di Bellizzi, in provincia di Salerno.

Il sito presidia con il proprio profilo tutti i social più “battuti” – Facebook, Instagram e YouTube – ma dallo scorso settembre è presente anche su TikTok, con risultati di tutto rispetto. «Avevamo deciso di allargarci a TikTok con l’idea di adattare a questa piattaforma i video che già pubblicavamo su Instagram» spiega a Pharmacy Scanner Valeria Caponigro, responsabile della comunicazione social di Semprefarmacia.it «ma con il tempo abbiamo scoperto che i contenuti funzionano meglio su TikTok, innanzitutto perché dispone di un algoritmo che consente di raggiungere con maggiore efficienza le fasce di pubblico volute».

Il social network cinese è nato in origine come una piattaforma dove gli adolescenti potevano salvare i loro video musicali (tipo karaoke, per intenderci). Quindi ha velocemente conquistato il resto del mondo ma ha mantenuto il suo posizionamento originario, quello di essere un contenitore di videoclip amatoriali girati con lo smartphone. «La sfida consiste nel fatto che un video non può durare più di tre minuti» prosegue Caponigro «su Instagram invece arriva a 10 minuti. Quindi non potevamo semplicemente ripubblicare, ci siamo messi a realizzare videoclip pensati espressamente per TikTok, dedicati agli stessi temi dei post di Instagram ma dallo stile incalzante e informale che caratterizza il social».

I risultati sono interessanti: dopo otto mesi Semprefarmacia.it conta sul suo profilo 8.600 followers e 32.5oo like, cui si aggiungono le 450mila views raccolte dai più cliccati tra i suoi video. «La cosa rilevante» riprende Caponigro «è che il nostro pubblico comprende non soltanto i giovani della generazione Z ma anche quarantenni e cinquantenni. Non è vero dunque che TikTok è frequentato soltanto dai giovanissimi, anzi consente di raggiungere meglio il pubblico di mezza età più dinamico e aperto».

 

 

Vale la pena dare uno sguardo anche ai video realizzati per il social: si va dalla consulenza sui principali temi di salute all’informazione di prodotto, lo speaker è una (giovane) farmacista ma a spiccare è soprattutto lo stile; come si diceva, spontaneità e frescehzza sono il registro di TikTok e così le clip hanno un ritmo serrato, effetti grafici che attirano l’occhio e linguaggio diretto. «Dovevamo sintonizzarci con lo stile del social» ammette Caponigro «ma il gradimento è stato immediato. I video ricevono tantissimi commenti e generano anche parecchie richieste per una consulenza a distanza. Per queste usiamo WhatsApp, Zoom oppure Google».

«La farmacia deve comunicare con tutti» aggiunge Nicola Pellegrino, ceo di Semprefarmacia.it «e ovviamente deve farlo con il linguaggio del pubblico al quale si rivolge di volta in volta. Sono franco: a me TikTok non piace, sembra un giocattolo, però dobbiamo accettare il fatto che la gente ormai cerca e scambia informazioni su tutti i canali, dunque lì dobbiamo stare anche noi. Perché il nostro compito è innanzitutto quello di orientare ed educare». Oggi ancora più di ieri, considerata l’esperienza della pandemia: «Abbiamo dimostrato di essere una presenza importante nella vita delle persone» conclude Pellegrino «dobbiamo anche saper comunicare la nostra capacità di leggere i loro bisogni».

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