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Delivery, i dati di Agcom e Netcomm: dagli acquisti online di health&beauty un recapito su sei

Mercato

Amazon Italia Transport si conferma anche nel 2022 al primo posto tra gli operatori del settore consegna pacchi, messi assieme gli invii transfrontalieri o nazionali e il tipo di servizio (universale, sotto i 20 kg, o meno). La classifica arriva dal Report dell’osservatorio dell’Autorità garante per le comunicazioni, che a cadenza trimestrale monitora l’attività dei comparti telecomunicazione e postale. Nel 2022, dice il rapporto, il mercato della consegna pacchi ha totalizzato ricavi per poco più di 12 miliardi di euro, in crescita del 3,7% sull’anno precedente. In volumi significano quasi 1,9 miliardi di invii, per un incremento del 3,5% sul 2021.

 

Agcom: servizi postali, andamento dei ricavi 2022

 

In particolare, i servizi di consegna pacchi transfrontalieri (con mittente nazionale e destinatario estero, o viceversa) crescono a valori del 3,2%, mentre quelli domestici (con mittente e destinatario nel territorio nazionale) generano ricavi per 4,3 miliardi di euro e mostrano un incremento del 4%. Tra i servizi di corrispondenza, quelli non inclusi nel servizio universale hanno registrato una crescita del 3,8% mentre quelli inclusi si sono ridotti dell’8%. Per quanto concerne l’arena competitiva, nella consegna pacchi Amazon è leader di mercato con una quota del 19,6%, in crescita nel 2022 dell’1.9%. Segue Brt con il 17,4% (+0,1%), il gruppo Poste Italiane con il 16,1% (-1,2%), Dhl con il 13,4% (+0,6%) e Gls  con il 12,9% (-0,1%).

 

Consegna pacchi, le quote di mercato degli operatori

 

Ancora più interessanti, perché circoscritti al solo recapito originato dall’e-commerce, i dati del Delivery Index di Netcomm, la prima ricerca sul comparto condotta in Italia: nel primo trimestre 2023, gli acquisti online hanno generato invii per 160 milioni di pacchi, quasi un quarto (23%) dal solo Fashion&Sport; seguono a ruota Informatica ed Elettronica (18%) ed Health&Beauty (16%). Il Nord Ovest è l’area dove converge la maggior parte dei pacchi (27,1%), quindi Nord Est (20,6%), Centro (18,9%), Sud Italia (23,2%) e Isole (10,1%). In media, i resi rappresentano il 5,4% delle spedizioni. L’home delivery a casa o al lavoro è la modalità di consegna scelta più spesso dai consumatori italiani (85%), solo il 15% ha usufruito di un punto di ritiro esterno (locker, negozio del brand, ufficio postale o del corriere).

«Dai dati» commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm «emerge la stretta relazione tra la scelta dei consumatori rispetto alla modalità di consegna e la capillarità dei punti di ritiro, più fitta nei centri urbani maggiori. Questa frattura tra grandi città e piccoli centri evidenzia la necessità di incentivare lo sviluppo di accordi e infrastrutture per la realizzazione di punti di ritiro su tutto il territorio, che portano benefici sia economici sia ambientali. Infatti, da una parte sono essenziali per venire incontro alle diverse esigenze dei clienti, dando così un ulteriore impulso alla crescita del commercio multicanale; dall’altra, le spedizioni in un punto di ritiro consentono di raggruppare un maggior numero di ordini in un’unica consegna, ottimizzando il numero di viaggi e diminuendo, di conseguenza, il consumo di carburante».

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