Cresce anche la “foresta” delle farmacie organizzate in network: 1.200 Cef, 960 Phoenix, circa 400 Farmà e Unilife
Sono due le foreste che crescono in silenzio, quella delle catene di farmacia e quella dei network che aggregano le farmacie indipendenti per competere ad armi pari con le insegne del capitale. Dei progressi compiuti dalle catene abbiamo riferito la settimana scorsa, stavolta tocca alle reti con una panoramica – ancora una volta – limitata per esigenze di spazio alle aggregazioni che si distinguono per numero delle affiliazioni.
Partiamo allora da Cef – La farmacia italiana, il network della Cooperativa esercenti farmacia di Brescia, che da pochi giorni ha varcato la soglia delle 1.200 affiliazioni: come riferiscono dal gruppo, sono rispettivamente 447 e 754 le farmacie aderenti al primo e al secondo livello di affiliazione, differenziati per condizioni contrattuali, strumenti aziendali e leve di sell-out a disposizione degli iscritti. Per quanto concerne la distribuzione geografica, circa la metà dei 1.201 esercizi affiliati è ubicato nel Nord-ovest mentre la metà restante di distribuisce tra Nord-est, Centro (Toscana inclusa) e sud Italia. Completano “l’organico” di Cef – La farmacia italiana 40 farmacie di proprietà, gestite attraverso la holding che fa capo alla cooperativa ma condividono insegna e format del network.
A seguire Benu Farmacia/Valore Salute, le due insegne (di farmacie in franchising e di proprietà il primo, di farmacie indipendenti il secondo) del gruppo Phoenix Pharma Italia. Per quanto concerne Benu, le farmacie affiliate sono oggi 125 (più 220 di proprietà) e l’obiettivo è quello di arrivare a 180 entro la fine dell’anno; nel caso di Valore Salute, invece, gli esercizi aderenti sono 355 per il livello Platinum e 250 per il livello Gold, con l’obiettivo di arrivare a dicembre 450 e 260 rispettivamente. Omnicanalità, digitalizzazione, formazione, comunicazione e sviluppo del format Hub Salute sono gli obiettivi della progettualità cui sta lavorando il gruppo per l’anno in corso, con un occhio di riguardo allo sviluppo del franchising Benu. «A oggi» fanno sapere dal gruppo «non è considerata prioritaria la crescita delle farmacie di proprietà, ma lavoriamo alla loro costante evoluzione in termini di servizi, layout, refit e comunicazione».
Soltanto un breve richiamo, invece, per Farmà Plus, il network di Farvima, al quale Pharmacy Scanner aveva già dedicato un servizio due settimane fa 435 le farmacie indipendenti attualmente affiliate (delle quali 172 in Sicilia, 68 in Abruzzo, 49 in Puglia, 42 in Calabria, 36 in Campania e le altre tra Lazio, Toscana, Liguria e Lombardia) e 500 il totale che il network si propone di raggiungere per l’inizio del 2026.
Sono invece 372 in 21 province le farmacie che aderiscono a Unilife, il circuito di Unifarm: storicamente, il gruppo non si pone obiettivi di crescita ma concentra la sua attenzione sull’innovazione degli strumenti gestionali e sui servizi alle farmacie, con un occhio di riguardo alla complaince degli affiliati per i progetti di rete. Per quanto concerne l’innovazione, il fiore all’occhiello è il sistema di riordino automatico su AI, la quale resterà un fronte prioritario di sviluppo anche nel 2025 (con un focus sulla consulenza professionale al banco). Tra i progetti in cantiere anche un nuovo set di servizi per supportare le farmacie affiliate (nella comunicazione, nel category e sul web) e un’ulteriore estensione della marca privata di Unilife.
Poco meno di 300, infine, le farmacie affiliate a Mia Farmacia, il network strong di Farmacentro. Umbria, Marche ed Emilia Romagna rappresentano il baricentro della rete (con 70, 80 e 90 esercizi rispettivamente) e i progetti in cantiere per il 2025 includono iniziative a sostegno della brand identity, campagne di comunicazione, geolocalizzazione (vertical drive to store), campagne digital, volantinaggio via Whatsapp.