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Cosmetica Italia: il biologico green vale 1,6 miliardi di sell in, alla farmacia l’8,2%

Mercato

Lato sell in, il mercato dei cosmetici a connotazione naturale e sostenibile vale complessivamente più di 1,6 miliardi di euro e quasi 136 milioni (l’8,2%) nel solo canale farmacia. L’analisi arriva dal Centro studi di Cosmetica Italia, che ha mappato dimensioni e numeri del comparto con un’indagine su un centinaio di aziende associate. Di cosa stiamo parlando? Il cosmetico a connotazione naturale (o biologico) è un prodotto, come scrive in premessa lo stesso Centro studi, «caratterizzato da elementi grafici o testuali (claim) che ne comunicano la connotazione naturale/biologica (richiamo al mondo vegetale, minerale o animale), in linea con la sua composizione formulativa». Il cosmetico a connotazione sostenibile (o green) è invece un prodotto «che comunica elementi legati alla sostenibilità ambientale, per esempio in relazione ai processi produttivi (emissione Co2, consumo ridotto di acqua, gestione rifiuti, risparmio energetico…), alle caratteristiche dell’imballaggio (uso ridotto dei materiali, packaging riciclato o riciclabile, biodegradabile…), alla gestione della filiera (approvvigionamento materie prime, trasporto, logistica, distribuzione), all’impronta ambientale (Pef, Lca…), alla certificazione di prodotto (ecolabel, Nordic Swan, Blue Angel), alla certificazione corporate (Iso 14001, B Corp».

 

Cosmetici biologici/green: le quote di sell in per canali

 

Il valore dei cosmetici a connotazione naturale ammonta, sempre lato sell in, a 778 milioni di euro, con la farmacia che assorbe il 5,8% delle vendite; il mercato dei cosmetici sostenibili/green tocca invece gli 876 milioni e alla farmacia va il 10,5%. Altri canali generano quote nettamente più importanti: i monomarca si prendono quasi un quarto del sell in dei cosmetici a connotazione naturale, un terzo delle vendite di cosmetici sostenibili/green finiscono negli specializzati Casa e persona.

 

Ripartizione del sell in per segmentazione di prodotto

 

Nonostante una presenza circoscritta nel canale farmacia, il cosmetico a connotazione naturale o sostenibile è trainato da segmenti di prodotto strettamente legati al concetto di salute: il 33,1% del sell in è generato da prodotti per capelli e cuoio capelluto, il 30,6% da prodotti per la cura della pelle (corpo 16,9%, viso 13,7%), l’8,9% da prodotti per l’igiene del corpo. Si sarebbe tentati di concludere che la farmacia ha importanti opportunità di crescita in questo comparto specifico, ma per Gian Andrea Positano, direttore del Centro studi di Cosmetica Italia, la considerazione è vera solo in parte. «Una buona parte delle aziende che hanno in portafoglio prodotti biologici o green e che abbiamo intervistato» spiega «non vede nella farmacia il canale elettivo per queste specifiche referenze. Ritengono che la professionalità e la competenza del farmacista – per gli studi che ha fatto e per l’immagine che gli si accredita – acquisisca valore distintivo sui cosmetici dalla formulazione chimica. Quando invece c’è da comunicare concetti legati al biologico e al naturale, vengono ritenuti più coerenti altri contesti».

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