Sono profumeria alcolica, solari e prodotti per il trucco i tre segmenti del beauty in farmacia che nel 2024 hanno fatto registrare gli incrementi più significativi in termini di fatturato. E i solari sono anche al terzo posto nella Top 10 delle categorie della cosmetica che pesano di più per quota di mercato (sempre in farmacia e a valori), dopo i prodotti per la cura del viso – che da soli generano quasi un terzo delle vendite – e i prodotti per la cura del corpo.
Le due istantanee arrivano dal Centro studi di Cosmetica Italia e sono state presentate martedì scorso (11 marzo) nella conferenza stampa che ha anticipato programma e contenuti dell’edizione 2025 di Cosmofarma Exhibition, a Bologna dall’11 al 13 aprile. I dati che propongono, in sintesi, completano e integrano le stime che l’associazione di settore aveva presentato il 25 febbraio a Milano nella consueta Indagine congiunturale d’inizio anno. Nel 2024, è il pre-consuntivo, il mercato della cosmetica in farmacia ha toccato i 2,2 miliardi di euro di fatturato, in crescita del 6% sull’anno precedente; nel 2025, invece, dovrebbe raggiungere i 2,4 miliardi di euro, per un incremento del 5,7%.
Tra gli altri canali di vendita fanno meglio soltanto la profumeria, che chiude il 2024 con un +10,2% e promette di crescere quest’anno del 6,6%, e l’e-commerce, che mostra un incremento a doppia cifra in entrambi gli anni (+10,8 e +10% rispettivamente).
«Nonostante uno scenario di riferimento in trasformazione» ha detto Benedetto Lavino, presidente dell’associazione che rappresenta le aziende del comparto «l’andamento congiunturale induce a un cauto ottimismo». Il mercato nel suo insieme, dicono le stime 2024, supera i 16,5 miliardi di euro a valori con una crescita del 9,2%, le previsioni per il 2025 parlano di un’ulteriore crescita del 6,9% che porterà il fatturato a 17,7 miliardi di euro. Tolte le esportazioni e limitata l’analisi al solo mercato nazionale, il giro d’affari 2024 arriva a 13,4 miliardi e cresce del 6,7%, quello stimato per il 2025 supererà i 14 miliardi per un incremento del 5,7%.
La crescita del mercato interno, come già anticipato, si riverbera su tutti i canali di vendita. Profumeria, e-commerce e farmacia sono, nell’ordine, i format che mostrano i tassi di crescita più consistenti, seguono l’erboristeria e il mass market, che con vendite di cosmetici per 5,5 miliardi resta il canale più importante a valore (con un incremento del 5,1% rispetto al 2023). Buone, dice l’indagine congiunturale, anche le performance dei canali professionali: i saloni di acconciatura, con quasi 620 milioni di euro di fatturato, chiudono il 2024 a +5%, i centri estetici toccano a valori i 216 milioni di euro (+4,7% nel confronto col 2023). Segno positivo infine anche per le vendite dirette, che segnano un incremento dello 0,8% pari a 355 milioni di euro.
«L’acquisto di cosmetici da parte degli italiani» è allora l’analisi di Cosmetica Italia «riconferma l’anelasticità della domanda, mentre l’effervescenza dettata da ibridazioni di prodotto e di canale crea nuove occasioni di consumo. La ritualità del consumo di cosmetici, accompagnata a nuovi modelli di shopping experience nei punti vendita, crea una contaminazione di touchpoint virtuosi con il consumatore». Ma le contaminazioni investono anche i format di vendita: «dalle profumerie alle farmacie passando dai monomarca, si abbattono identità di canale oramai anacronistiche», mentre l’Intelligenza Artificiale si prepara a investire prepotentemente la fase di scelta, acquisto e post-acquisto. «La dinamicità dei canali distributivi è espressa anche con strumenti all’avanguardia, legati sia alla AI sia alla realtà aumentata, che riscriveranno multicanalità e vendite online e offline».