Convention Club Salute: la farmacia è una F1, ha bisogno di una scuderia che lavori per lei

Filiera

Il network è come una scuderia di Formula 1: il pilota è quello che guida e porta la macchina al traguardo, ma per vincere ha bisogno attorno a sé di un team che lo assista in gara e fuori. È la metafora scelta da Club Salute – il network che raggruppa una settantina di farmacie indipendenti del nord Italia – per fare da leitmotiv della sua convention 2024, organizzata non a caso nel celebre autodromo di Monza, sede del Gran Premio d’Italia. «I nostri farmacisti affiliati» ha spiegato aprendo i lavoro il presidente di Club Salute, Cesare Guidi «sono i piloti, il network è la scuderia. Per guardare al futuro dobbiamo fare gioco di squadra e restare uniti».

Ma qual è il futuro con cui la farmacia italiana dovrà confrontarsi? Ne ha riassunto i tratti salienti Sandro Castaldo, docente di marketing all’Università Bocconi e direttore di Channel & Retail Lab: viviamo in una condizione di costante incertezza, ha spiegato, caratterizzata da un’elevata inflazione che tiene alti i costi delle materie prime e non aiuta il mondo del retail nel suo insieme, dato che il commercio vive su giacenze e ordini. In più, ha continuato, c’è un cliente che sta mutando profondamente, è più attento al risparmio ma non intende rassegnarsi a meno qualità e quindi presta estrema attenzione al valore di ciò che compra, alla “convenience” (ossia la comodità: se per risparmiare qualche euro devo andare in un certo negozio che è a mezz’ora di macchina, forse non è così conveniente come sembra).

Sarà dunque importante cogliere sempre più prontamente bisogni e richieste del cliente-paziente e in questo servirà anche costruire collaborazioni solide con l’industria. Un lavoro in cui Club Salute già si distingue, come ha ricordato Simone Castelli, amministratore delegato del network: «Nell’ultima indagine Reverse Audit di TradeLab» ha ricordato «ci piazziamo al primo posto tra le reti di farmacie indipendenti per qualità della partnership con l’industria, e a dirlo sono le stesse imprese».

Nel 2024-2025, quindi, Club Salute vuole proseguire nella stessa direzione consolidando i progetti già avviati e lanciandone di nuovi: tra questi, ha anticipato Antonio Roveda, direttore commerciale, la lightbox per vetrine con la quale le farmacie del network potranno comunicazione out-store oppure diffondere messaggi informativi. E poi c’è l’e-commerce del network, che per le farmacie affiliate rappresenta uno strumento imprescindibile di drive-to-store dall’online all’offline: «Il consumatore rappresenta il driver decisionale» ha ricordato Valentina Guidi, direttore marketing di Club Salute «ma per noi tutto inizia e finisce in farmacia».

Tra gli strumenti di spicco del network per far “correre” le farmacie come macchine di Formula 1, infine, la marca privata: sono 95 le referenze della mdd Club Salute, ha ricordato Gabriele Ghirardelli, responsabile Sviluppo della private label, e 19 i nuovi lanci del 2024. «E sono 72 gli aggiornamenti con cui il network ha rivisto negli ultimi sei anni la formulazione dei suoi prodotti» ha sottolineato «perché non dormiamo sugli allori ma cerchiamo sempre di mantenere le nostre linee allienate alle esigenze e ai bisogni del cliente di oggi».

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