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Celiachia, la Relazione annuale 2020 del Ministero: 233mila diagnosticati, 236 mln in rimborsi

Consumatore

In Italia sono circa 233mila i celiaci “diagnosticati”, ossia poco più di 78mila uomini (34%) e quasi 155mila donne (il 66%). L’incidenza rispetto alla popolazione complessiva ammonta a circa lo 0,40%, dunque più di un celiaco su due è tale senza saperlo (cioè non ha ricevuto una diagnosi) dato che la prevalenza stimata sul totale degli abitanti si aggira sull’1%. I dati arrivano dalla Relazione annuale sulla celiachia che il ministero della Salute ha inviato nei giorni scorsi al Parlamento, una lettura sempre utile anche a chi lavora nel mondo della farmacia perché snocciola numeri che aiutano a misurare la platea dei consumatori di prodotti gluten free.

 

La prevalenza della celiachia nella popolazione italiana (dati 2020)

 

Le regioni che, in valori assoluti, ospitano il maggior numero di celiaci sono Lombardia (42.440), Lazio (23.633) e Campania. Se il raffronto avviene per incidenza sulla popolazione regionale, invece, in cima alla classifica si collocano Provincia autonoma di Trento, Valle D’Aosta e Toscana con lo 0,49%, seguite dalla Sardegna con lo 0,48%. Se invece si considerano i tassi di prevalenza per genere, Trento e in Valle d’Aosta sono le due aree del Paese con l’incidenza più elevata di celiaci nella popolazione maschile (0,32%) mentre Sardegna e Toscana sono le regioni con la quota più alta nella popolazione femminile (0,68% e 0,67% rispettivamente).

 

Nuove diagnosi, l’andamento nel quadriennio

 

Come detto, permane un significativo scarto tra celiaci diagnosticati e malati che invece non sanno di essere affetti da intolleranza al glutine. Per far emergere i casi nascosti occorre incrementare il ritmo delle diagnosi ma – dice la Relazione annuale – nel 2020 il trend ha subito una frenata imputabile in buona parte alla pandemia: 7.729 i casi diagnosticati nell’anno, a fronte degli 11.179 del 2019 e degli 8.134 del 2017; nel quadriennio, ha fatto peggio soltanto il 2018 con 7.678 diagnosi.

 

Distribuzione dei celiaci per fascia di età

 

Anche se la celiachia è una patologia che può insorgere in qualunque fascia di età, la gran parte della popolazione che ne è affetta si colloca nella fascia d’età 18-59 anni (oltre 155 individui), seguita a ruota dai 60enni e oltre (25mila). Molto meno affollate le altre fasce, con la categoria dei bambini fino ai 5 anni a fare da fanalino di coda (poco più di 5mila casi).

 

La spesa Ssn per il rimborso degli alimenti gluten free

 

Chiudiamo con una panoramica dei rimborsi erogati da Ssn e Regioni nel 2020 per gli alimenti gluten free acquistati dalla popolazione celiaca. A livello nazionale la spesa ha sfiorato i 210 milioni di euro ma si tratta di un totale incompleto perché manca il dato della Regione Lazio. La Relazione propone al riguardo una stima di circa 26,2 milioni, che porterebbe la spesa per il 2020 a quasi 236 milioni di euro, in crescita sul 2019 (quando i rimborsi ammontarono a 221 milioni) ma in contrazione sul 2018 (253 milioni) e sul 2017 (251 milioni). Incide sul raffronto l’aggiornamento che dal 2019 ha ritoccato i tetti di spesa sulla base dei Livelli di assunzione raccomandati per la popolazione italiana e dei prezzi al consumo rilevati nel canale farmacia. «Il risparmio ottenuto con i nuovi tetti» avverte il Ministero «non ha comportato alcuna limitazione assistenziale per il celiaco, che ha mantenuto il medesimo potere di acquisto rispetto al passato».

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