Cef-Unico, imminente il via libera dell’Antitrust: sì alla fusione se sarà ridotta la joint share nei mercati locali

Filiera

Sarebbe ormai imminente, forse già domani o dopodomani, l’ok dell’Antitrust alla fusione di Cef e Unico, le due principali società della distribuzione farmaceutica controllate dai farmacisti. I rumors circolano dalla settimana scorsa e negli ultimi giorni si sono arricchita di dettagli, in particolare sui termini dell’intesa: le due società, secondo quanto riferiscono le fonti consultate da Pharmacy Scanner, si sarebbero impegnate ad abbassare le quote di fatturato congiunte in una decina dei «mercati locali» che nella delibera del maggio scorso l’Autorità garante aveva messo sotto la lente, perché la fusione tra Cef e Unico avrebbe comportato il consolidamento di posizioni dominanti e un calo della pressione concorrenziale.

Ancora incerta, invece, la partita che riguarda i depositi: secondo quanto trapelato, Cef e Unico avrebbero sostenuto con forza l’importanza di non procedere alla cessione di alcun magazzino, sottolineando il ruolo strategico della rete logistica in un mercato fortemente competitivo. Tuttavia sembra che l’ipotesi – già emersa nelle fasi precedenti del confronto con l’Agcm – di una misura strutturale legata alla dismissione di una o più strutture sia ancora sul tavolo (sulle 12 di Cef quattro sono di proprietà, otto su otto invece per Unico). Quanto al significato concreto dell’obiettivo che sarebbe stato concordato con l’Autorità, ossia il ridimensionamento della “joint shares”, bisognerà attendere l’ufficializzazione dell’intesa per conoscere i dettagli. Tuttavia, rappresenta un indizio il fatto che nel corso della trattativa sia stato richiamato il precedente dell’antitrust francese, che ai tempi dell’acquisizione di McKesson Europe da parte del gruppo Phoenix aveva imposto alla multinazionale tedesca di concedere alle farmacie affiliate la facoltà di rescindere il contratto senza penali.

 

 

Si concretizzasse effettivamente nei prossimi giorni, il via libera del Garante arriverebbe quasi sul filo di lana. Nelle settimane scorse, infatti, Unico aveva inviato alle Asl competenti per territorio una comunicazione che ufficializzava la revoca dal 20 luglio di tutte le licenze relative ai propri depositi. Il passaggio è indispensabile per consentire a QFarma di ottenere a propria volta le stesse autorizzazioni per le medesime strutture, ma se il Garante non dovesse dare luce verde per tempo sarebbe un problema. Cef e Unico, infatti, hanno già avviato i preparativi per l’integrazione delle attività in QFarma, tant’è vero che il 21 dovrebbero partire le lettere indirizzate alle farmacie clienti con la nuova procedura da seguire per effettuare gli ordini. In particolare, già dalla prossima settimana gli ordini della sera per la mattina successiva verranno consegnati da QFarma in modalità integrata, cioè per le farmacie clienti di entrambe le società, mentre per le altre occorrerà attendere ancora. Non resta che seguire gli sviluppi.

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