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Mormino: le chiusure di Boots non illudano, la farmacia italiana deve mutare

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Ora è ufficiale: nel Regno Unito Boots chiuderà 200 farmacie, l’8% circa dei 2.500 “drugstore” aggregati nella catena inglese. L’ha annunciato nei giorni scorsi Alex Gourlay, co-chief operating officer del gruppo americano: «Date le difficili condizioni di mercato nel Regno Unito» ha spiegato il dirigente di Wba «abbiamo avviato un programma di ottimizzazione della rete che porterà alla dismissione dei punti vendita meno redditizi». Le chiusure, ha detto ancora Gourlay, avranno un impatto estremamente ridotto sul fatturato, pari a non più dell’1%, e sui livelli occupazionali, perché la maggior parte del personale verrà ridistribuito negli altri negozi. Ne parliamo con Emanuele Mormino, editorialista di Pharmacy Scanner, coach, manager, consulente di marketing e management e fondatore di Pharmaway.

Pharmacy Scanner
Nei giorni scorsi Boots ha annunciato che chiuderà 200 farmacie nel Regno Unito e qui in Italia, sui social più frequentati dai farmacisti, in parecchi hanno subito brindato.

Emanuele Mormino
Se i numeri dell’operazione sono quelli annunciati, allora chi dovrebbe brindare è il gruppo stesso perché dal punto di vista finanziario l’intervento è ineccepibile. Io però, andrei a guardare altro in casa Boots.

Pharmacy Scanner
E cioè?

Emanuele Mormino
Per esempio il piano di riorganizzazione del reparto beauty avviato di recente in alcune farmacie della catena, ne avete parlato in un recente articolo.

Pharmacy Scanner
Ebbene?

Emanuele Mormino
Una riqualificazione del reparto cosmetico che intervenga su layout, gamma e policy del personale darebbe grandissime soddisfazioni anche alle farmacie di casa nostra, a prescindere dalle superfici in gioco. Non dimentichiamo che oggi, dicono i dati, il mercato del cosmetico è stagnante.

Pharmacy Scanner
Infatti, Lloyds Farmacia è uscita da poco con un progetto di comunicazione mirato sugli integratori, segmento che non conosce ristagni…

Emanuele Mormino
Iniziativa eccellente. Perché investe nella comunicazione in store e nella formazione del farmacista collaboratore. Cioè rafforza quelle che oggi rappresentano due cardini del nuovo tipo di farmacia che va realizzato.

Pharmacy Scanner
E cioè?

Emanuele Mormino
Il tempo in cui le farmacie venivano stipate di prodotti perché vendessero sempre di più è finito. Ed è finita anche la guerra degli sconti, perché con l’online su questo terreno non c’è gara.

Pharmacy Scanner
D’accordo, la farmacia come mero punto di distribuzione è un modello che non regge più. E quindi?

Emanuele Mormino
Quindi la farmacia deve oggi proporsi al cliente-paziente come un luogo capace di prendere in carico le sue necessità di salute in modo integrale, spostando radicalmente il proprio focus dal prodotto alla persona.

Pharmacy Scanner
Come?

Emanuele Mormino
Serve una nuova comunicazione sul punto vendita che si preoccupi innanzitutto di informare ed educare. Offerta e assortimento vanno selezionati in base alla qualità e alla risposta del cliente, non solo per lo sconto alla farmacia o per il margine. E i farmacisti del team vanno formati perché sappiano presentarsi al paziente come consulenti di salute, perché propongano soluzioni anziché dare semplici risposte.

Pharmacy Scanner
Da chi imparare in questo, distribuzione moderna o specializzati?

Emanuele Mormino
Imparare dagli altri può sempre aiutare ma io dico: guardiamo prima a cosa accade nella nostra azienda. Chi risponde con le stesse armi dei suoi concorrenti arriva secondo, chi innova ha sempre un vantaggio competitivo.

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