Cashless, Teh-Ambrosetti: s’intensificano i pagamenti digitali, ma Italia ancora indietro

Consumatore

Nel 2024 i pagamenti digitali effettuati dagli italiani hanno raggiunto un valore di 471 miliardi di euro, tre volte quanto si registrava dieci anni fa, e coprono più del 40% dei consumi delle famiglie italiane (nel 2015 era il 17%). Ciò nonostante, il nostro Paese continua a restare indietro in tutti i confronti internazionali: il transato cashless rappresenta il 25% del Pil quando nell’Ue arriva al 28%, il Cashless society index – l’indicatore che misura lo sviluppo dei pagamenti digitali nei singoli Paesi dell’Unione – ci colloca al 20° posto sui 27 Stati membri.

 

Transato cashless, valore e % sui consumi 2015-2024 (stima)

 

I dati arrivano dal X Rapporto sulla Community cashless society che The European House-Ambrosetti ha presentato il 2 aprile a Cernobbio (in provincia di Como). L’indagine misura a cadenza annuale la diffusione dei pagamenti elettronici e la dipendenza del nostro Paese dal denaro contante, e il bilancio che scaturisce da grafici e tabelle è bipolare. Da un lato si consolida l’abitudine al cashless: nell’ultimo anno 2 italiani su 5 dicono di avere intensificato i pagamenti digitali e oltre uno su due afferma che ridurrà l’utilizzo del contante, mentre un esercente su due dichiara di accettare  il cashless più spesso di prima.

 

Transazioni cashless, numero procapite (2023)

 

Dall’altro lato, persistono forti ritardi rispetto ai Paesi Ue dove l’uso del cashless è più diffuso: l’importo medio di una transazione con pagamento digitale, per esempio, sfiora in Italia i 50 euro, cioè 11 euro sopra la media europea e oltre il doppio di quanto fanno registrare i Paesi più virtuosi. Un gap, spiega il rapporto, che discende anche dalla lentezza con cui le imprese italiane si aprono all’e-commerce: 8 aziende su 10 non hanno ancora attivato canali online B2B e solo una su quattro dispone di un canale di e-commerce B2C.

 

Transazioni cashless, importo medio (parità potere di acquisto)

 

Per agevolare la transizione verso la cashless society, il Rapporto propone annualmente misure e interventi che incentivino l’uso della moneta digitale e rimuovano ostacoli e burocrazia. Quattro, in particolare, le proposte inviate al Governo Meloni: avviare programmi di educazione finanziaria attraverso la collaborazione tra scuole, università e rappresentanti delle Istituzioni finanziarie italiane; promuovere un’operazione “trasparenza” verso i commercianti sui reali costi associati ai pagamenti cashless; rendere detraibili le spese condizionate al pagamento tracciabile; collegare i registratori di cassa telematici direttamente agli strumenti di pagamento. Tra le nuove proposte di policy, invece, spiccano la dematerializzazione degli scontrini e il data sharing B2B per ottimizzare la user experience nei vari ecosistemi di servizi.

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