Skin ADV

#ByMyEpilepside, la campagna di Angelini Pharma per sensibilizzare sull’epilessia

People & Brand

In concomitanza con la Giornata internazionale dell’epilessia, celebrata il 14 febbraio, Angelini Pharma ha lanciato #ByMyEpilepside, campagna globale diretta a sensibilizzare sulla patologia il grande pubblico, diffondere informazioni chiare e corrette sui sintomi e superare lo stigma che ancora su pazienti e prossimi. Veicolata sui canali social (Instagram, LinkedIn e Twitter) fino al 26 marzo, la comunicazione fa perno su contenuti emozionali e informativi che sfruttano l’effetto grafico della sovraesposizione, tecnica che stratifica l’immagine mostrando i due diversi lati di un soggetto. Un dualismo che si ritrova anche nel nome scelto per l’iniziativa, derivato dalla crasi tra le due parole inglesi “epilepsy” e “side”, a indicare i molteplici risvolti delle crisi epilettiche che colpiscono i malati.

Nonostante di epilessia soffrano in Italia ben mezzo milione di persone, con 30mila nuovi casi scoperti ogni anno (ricerca Swg commissionata nel 2021 da Angelini Pharma su un campione di 4.000 individui in cinque Paesi europei), la malattia è ancora pressoché sconosciuta, circonfusa da un alone di mistero che dà adito a infiniti fraintendimenti: da chi pensa si tratti di una patologia trasmissibile, a chi crede che le convulsioni ne siano l’unico sintomo. #ByMyEpilepside risponde al desiderio espresso da ben il 70% degli intervistati di avere maggiori informazioni sulla malattia, anche per capire come poter prestare aiuto alle persone che ne soffrono.

«La campagna ha come obiettivo il superamento di quelle barriere che ancora circondano i malati di epilessia e lo stigma che ne impedisce spesso l’inclusione. L’epilessia è una malattia complessa che ha un forte impatto sul benessere sociale, professionale, fisico e psicologico dei pazienti e dei rispettivi caregiver» commenta Michela Procaccini, medical department director di Angelini Pharma Italia. «L’incidenza risulta più alta nel primo anno di vita, decresce durante l’adolescenza, rimane relativamente bassa nell’età adulta ed aumenta nuovamente nell’età avanzata, dopo i 75 anni».

 

(MB)

Altri articoli sullo stesso tema