Boots issa l’insegna su un’altra farmacia romana. E opta per un format che mantenga la riconoscibilità

Filiera

E’ all’ottava la farmacia che Boots – fatto tesoro delle esperienze precedenti – aggiorna il proprio format per conferirgli adattabilità ed elasticità. Siamo a Roma, in via Cipro, alla convergenza di San Pietro e quartiere Prati, due zone ad alto scorrimento dove il flusso dei residenti (di ceto medio-alto) si mischia a quello dei turisti. Sta qui l’ultima farmacia sulla quale mercoledì scorso, 4 dicembre, Boots ha issato la propria insegna biancoblù: a contarle fanno otto, la seconda nella Capitale dopo la “prima” di Spinaceto a settembre. Circa 140 metri quadrati di superficie commerciale, cinque farmacisti più un’addetta al reparto della dermocosmesi, fatturato annuo vicino ai tre milioni di euro, l’ex Farmacia Frattura non fa notizia per l’inaugurazione (perché poi inaugurazione non è stata, visto che l’esercizio era già gestito dal gruppo da più di un anno), quanto piuttosto per la “variante” di format con cui la catena l’ha vestita.

 

 

Sia chiaro, a girare per gli interni si riconoscono distintamente i tratti caratteristici del layout che Boots aveva già calato su sette farmacie (a parte l’altra capitolina, cinque nel milanese e una in provincia di Monza-Brianza). Tuttavia, salta anche all’occhio che stavolta il format non è stato calato come una calzamaglia, ma ha prima ricevuto diversi adattamenti per preservare la riconoscibilità del punto vendita.

 

 

Il cambio di registro è frutto delle esperienze maturate nelle prime farmacie che hanno indossato il format Boots, in particolare il flagship store di viale Fulvio Testi a Milano. Dove la clientela del punto vendita è composta da una buona fetta di residenti, magari di età pure avanzata, che hanno quindi maturato una certa confidenza con l’organizzazione di spazi e scaffali della loro vecchia farmacia, un cambiamento repentino e totale può generare disorientamento e quindi un sottile disagio o diffidenza. Ovviamente, non si è registrato lo stesso fenomeno in farmacie come la Carlo Erba di piazza Duomo, sempre a Milano: la clientela qui è in massima parte occasionale o di passaggio, quindi un rinnovamento radicale del lay out non soltanto non disorienta ma anzi finisce per diventare elemento di attrazione.

 

 

Proprio il feedback dei clienti di viale Testi ha convinto che in via Cipro fosse opportuno preservare una buona parte dell’arredo preesistente e integrarlo con gli elementi più significativi del format Boots, con l’obiettivo di ottimizzare anziché stravolgere. Il restyling, così, si è concentrato soprattutto sul reparto dermocosmesi, dove c’era l’esigenza di dare risalto alle linee a marchio del gruppo. Nella ex Farmacia Frattura, in particolare, la vetrina è stata tenuta ben sgombra da display e cartelli per consentire all’occhio del passante di arrivare fino alle calate dei brand di Boots, che sembrano quasi affacciarsi sulla strada. E dentro, al contrario di quanto accade nella farmacia di viale Fulvio Testi (foto sotto a sinistra), in via Cipro il percorso che porta al banco si fa chiaro già varcata la soglia d’ingresso (foto sotto a destra). A primavera, secondo le informazioni raccolte da Pharmacy Scanner, la terza inaugurazione romana.

 

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