Nel pieno della settimana della moda milanese, Boots “flagga” anche la farmacia Carlo Erba di piazza Duomo, il pezzo più pregiato della collezione meneghina di Wba. L’esercizio, acquisito dal gruppo angloamericano all’inizio dell’anno scorso, sventola da ieri il logo bianco-blu della catena inglese, dopo i lavori di ristrutturazione che gli hanno fatto indossare il format già vestito finora da altre cinque farmacie del capoluogo (e del suo hinterland). Sarebbe però un errore, in questo caso, parlare di standardizzazione. Lo intuisce già dall’esterno, dove parla quello che non c’è: l’insegna mantiene in grande evidenza il nome storico della farmacia (almeno per ora) e il nome Boots è relegato all’interno, anche se in una posizione che ne assicura la visibilità già prima dell’ingresso.
Poi ci sono gli adattamenti a spazi e traffico: con circa 80 metri quadrati di superficie commerciale, la Carlo Erba è una delle farmacie più piccole tra le sedi di proprietà del gruppo ed è anche quella che più vive su una clientela di passaggio (turisti in gran parte, visto che il Duomo è quasi di fronte). L’esposizione, di conseguenza, si caratterizza per l’estrema leggibilità di brand e categorie di prodotto, in modo da agevolare il self service. E strizza un occhio alla clientela straniera: all’ingresso ci si imbatte in una testata di gondola interamente dedicata a un brand di dentifrici particolarmente noto nei Paesi asiatici, più avanti una marca sudcoreana di cosmetici monopolizza due calate.
La vocazione “turistica” del format è evidente anche nella parte di spazio dedicato al beauty rispetto all’area farmacia: svettano 14 dei principali brand di settore più le sei-sette marche private di Boots, particolarmente note ai viaggiatori provenienti dai Paesi anglosassoni. E il personale, 15 addetti in tutto, tra i quali cinque farmacisti e nove consulenti (per un orario di apertura che nei giorni feriali va dalle 7 alle 22.30), è stato selezionato con un occhio alla conoscenza delle lingue, inglese e francese innanzitutto. «La farmacia Carlo Erba» dice a Pharmacy Scanner Diego Ami, head of operation di Farma Acquisition Holding, la società di Wba che gestisce lo sviluppo di Boots in Italia «è il nostro fiore all’occhiello, il culmine e la maturazione di tutto il lavoro condotto finora per dare sostanza alla catena».
Non solo: con questa inaugurazione, Boots “archivia” la campagna su Milano e sposta la propria attenzione su Roma. Nel capoluogo, in altre parole, potranno esserci altre acquisizioni ancora, ma per il gruppo la piazza è ormai ben presidiata e quindi è arrivato il momento di spostare il baricentro delle operazioni nella Capitale. Dove, non a caso, ai primi di settembre Boots aveva inaugurato la prima farmacia romana con l’insegna bianco-blu. Si tratta dell’ex farmacia Nicotra, quartiere (popolare) di Spinaceto, 230 mq di superficie commerciale e una gamma completa di servizi che comprende anche l’infermiere professionale. Il programma è quello di estendere il format alle altre farmacie capitoline di proprietà del gruppo (una mezza decina, a quanto risulta) e allargare la rete con nuove acquisizioni.
Intanto prosegue nella campagna acquisti anche Hippocrates Holding. Ai primi del mese la società si è assicurata la storica Farmacia dell’Ospedale di Suzzara, in provincia di Mantova. L’accordo, secondo quanto riferisce la stampa locale, prevede l’ingresso del gruppo come partner e l’ampliamento dell’orario di apertura, che comporterà l’assunzione di un quarto farmacista. A metà mese, invece, risale l’acquisizione della Farmacia Angeli di Lucca, che diventa il quarto esercizio toscano di proprietà. Con questa operazione, supera ormai la settantina il totale delle farmacie controllate da Hippocrates.