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«Black Friday, ecco perché quest’anno la mia vetrina su Amazon avrà la sordina»

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Il Black Friday, che quest’anno cade il 29 novembre, rappresenta ormai un evento capace di mobilitare anche in Italia milioni di consumatori. Sono già stati versati fiumi di inchiostro per spiegare i motivi del suo successo, quindi mi limiterò in questa sede a ricordarli: per moltissime famiglie, il Black Friday (e la sua “costola” tecnologica, il Cyber Monday) rappresenta l’occasione per acquistare a prezzi vantaggiosi i regali del Natale a venire, quanto meno i più importanti o i più impegnativi. Questo è il motivo per cui il mondo della farmacia – online incluso – continua a guardare alla ricorrenza con un certo bipolarismo: ormai da anni, ci sono insegne e catene che partecipano convintamente con campagne che cominciano anche con forte anticipo rispetto al Venerdì Nero vero e proprio, ma ci sono anche tante altre farmacie che si chiamano fuori oppure partecipano ma senza grande “trasporto”.

Quest’ultima è la modalità con cui anche io – con la mia vetrina su Amazon – sarò presente a questo Venerdì Nero. Quale sia la collocazione più logica che le farmacie possono darsi nell’ambito della ricorrenza l’avevo già scritto su Pharmacy Scanner l’anno scorso: i prodotti che la gente acquista solitamente nel Black Friday sono in massima parte estranei alle categorie del “salute & benessere”, fatta eccezione per il beauty e (forse) i device; se collocati con la giusta visibilità, tuttavia, anche i prodotti dell’extrafarmaco possono beneficiare del fenomenale traffico che si genera in questi giorni: un ribasso di pochi euro su un integratore di marca non ha l’effetto “calamita” di un robot aspirapolvere o una tv a schermo piatto dal prezzo super-scontato; ma se il cliente ha già il “basket” semipieno, è più facile che con un veloce click aggiunga alla spesa anche il multivitaminico o il probiotico in offerta, soprattutto se lo utilizza già abitualmente.

La logica rimane quella, ma è anche vero che in un anno diverse cose sono cambiate per chi vende su Amazon: in particolare, sono stati introdotti nel tempo nuovi meccanismi che spingono chi vende su questa vetrina a una competizione sempre più serrata, in primo luogo sui prezzi. In aggiunta, sempre più spesso devi fare i conti anche con la concorrenza degli tessi produttori, che figurano sul marketplace con le loro vetrine di brand. Non contesto le regole, se non vuoi starci esci dal gioco e finito lì. Però il nuovo contesto ha cambiato gli equilibri di alcune scelte: differenziarsi e farsi notare si sta facendo sempre più impegnativo nelle giornate normali, nel Black Friday lo sforzo cresce ulteriormente a fronte di benefici soltanto marginali.

Per questo motivo, ho deciso che quest’anno parteciperò in modo soltanto ridotto alla ricorrenza per quanto concerne la vetrina digitale della mia farmacia, sarò invece un po’ più attivo nel punto vendita fisico anche se solo con le marche che mi hanno fatto avere materiale e listini specifici.

Il Black Friday rappresenta una sfida e un’opportunità, ma soprattutto non è un evento da improvvisare: richiede programmazione, governance e il supporto di partner commerciali. Il materiale promozionale deve essere di qualità per evitare l’effetto “bazar,” soprattutto in farmacia, dove è essenziale preservare il ruolo consulenziale del farmacista e l’importanza dei servizi offerti. Passata la ricorrenza, poi occorre analizzare i dati, per andare oltre le vendite e analizzare la partecipazione dei clienti, le abitudini che si sono instaurate. Il Black Friday in sé si uò riassumere in quache vendita in più su un ventaglio ridotto di prodotti, è il traffico generato durante tutto il mese a creare soddisfazione e opportunità di lungo termine.

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