Bilancio, il cruscotto che evita al titolare di essere travolto dai numeri

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La gestione economico-finanziaria della farmacia rappresenta molto spesso una criticità per il titolare. Il farmacista deve acquisire competenze per la valutazione del bilancio e di tante altre variabili che in passato sono state poco osservate. Molte delle criticità finanziare in cui attualmente versano tante aziende dipendono da una difficoltà di interpretare i nuovi scenari di mercato, spesso invece accade che le situazioni difficili sono create da una gestione poco attenta del patrimonio economico-finanziario.

Il bilancio chilometrico che riceviamo – molte volte ben dopo la chiusura dell’anno di competenza – dovrebbe essere sempre riclassificato per permettere al titolare poco avvezzo una ben più facile lettura. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico permette la creazione di molti indici la cui lettura aiuta a formulare un quadro dettagliato riguardo l’andamento dell’azienda. I rapporti e gli indici provenienti dal Bilancio permettono la creazione delle strategie da seguire per ottimizzare una situazione che spesso favorisce grandissimi margini di miglioramento.

Ecco alcuni indici molto utili per valutare la salute della Farmacia:

ROI (Indice di redditività sugli investimenti)

ROE (Indice di redditività dei mezzi propri)

ROS (Indice di redditività delle vendite)

ROP (Indice di redditività della produzione)

ROD (Indice di onerosità dei debiti)

Cominciamo a considerare che il valore di una farmacia non si può più legare a fattori di moltiplicazione del fatturato, ma soprattutto al suo Ebitda, acronimo di Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization da tradurre semplicemente in margine operativo lordo. Questo indicatore di profittabilità misura quanto un’azienda sia in grado di produrre reddito sulla base della sua gestione operativa. Questa chiave di lettura della farmacia è a mio parere la più strategica. Non si debbono misurare solo i dati freddi, è indispensabile valutare proprio la GESTIONE OPERATIVA, cercando di comprendere quali correttivi è possibile apportare per migliorare i livelli di efficienza.

L’analisi dei costi è un’altra eccellente fonte di maggior reddito. Verificare l’incidenza di ogni singola voce di costo ne identifica la sua performance in termini di resa dell’investimento. Se talune spese hanno un’incidenza elevata senza aver una valida motivazione è corretto intervenire sulla loro correzione. Un costo che merita una valutazione particolare è quello relativo al personale. Prima ancora di valutare il peso economico dei dipendenti bisogna considerare la loro abilità, la loro modalità produttiva e l’organizzazione che la farmacia ha strutturato per permettere ai collaboratori di produrre al massimo delle loro capacità.

La stesura di un Business Plan è indispensabile; questo documento schematizza anche attraverso i numeri le caratteristiche del progetto imprenditoriale. Il Business Plan è implementato attraverso le attività di Budgeting che vanno verificate per monitorare gli obiettivi economici prefissati.

Essere molto bravi nel “vendere” prodotti e servizi talvolta non è sufficiente. Valutare la gamma d’acquisto selezionando il corretto mix tra acquisti diretti o effettuati presso il distributore intermedio è un’arte certosina che va affinata. Il magazzino spesso è un’immobilizzazione finanziaria particolarmente elevata. Le referenze basso-rotanti in eccesso diventano denaro immobilizzato che non permette di avere una liquidità correttamente proporzionata.

Un corretto controllo di gestione dovrebbe essere svolto da tutti gli imprenditori che, nel caso non abbiamo competenze specifiche, sono chiamati ad imparare l’ABC della finanza. Comprendere come gestire i soldi è un’attività specifica di chi governa l’azienda, il suo controllo non è un’attività delegabile.

Se per molti l’ingresso del Capitale è un problema, per tantissime Farmacie invece rappresenta un’opportunità. Le società adesso possono con maggior facilità essere modificate, alcune compagini possono trasformarsi e trarre enormi vantaggi da questa situazione. Fatta eccezione per quelle farmacie che sono passate ai gruppi, ci sono tantissime realtà che hanno situazioni familiari o societarie che con una trasformazione in srl potrebbero risolvere tante esigenze.

L’instabilità che si denota limita gli investimenti di molti imprenditori, che preoccupati non investono. Che peccato! Ci sono una moltitudine di agevolazioni che non si possono non considerare. Specialmente chi è soggetto ad una tassazione importante ha l’occasione di trasformare parte della tassazione in ricchezza. Investimenti importanti quali: la ristrutturazione del punto vendita, l’inserimento di innovazioni tecnologiche, la consulenza e la formazione, la comunicazione sono tutti sottoposti ad importanti agevolazioni. Merita un’attenta valutazione anche la possibilità, laddove non si disponga di tutto l’importo degli investimenti, di attingere al credito con oneri finanziari molto contenuti e ben più bassi del reddito che tali investimenti possono comportare.

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