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Aperture festive, l’Istat: un quarto degli italiani fa shopping la domenica

Consumatore

La domenica fa spesa nei negozi e nei grandi magazzini circa un consumatore su quattro, il sabato uno su due. E fa shopping online circa un terzo degli italiani, una media di gran lunga inferiore ai principali Paesi europei. I dati vengono dalla relazione presentata dall’Istat nei giorni scorsi alla Commissione attività produttive della Camera, nell’ambito del ciclo di audizioni sulle quattro proposte di legge che il gruppo di Montecitorio sta esaminando. Sul tavolo, come noto, c’è l’ipotesi di impartire una stretta alla liberalizzazione introdotta nel 2012 dal decreto Salva-Italia sull’orario di apertura dei negozi nelle domeniche e nei giorni festivi.

«I comportamenti di spesa dei consumatori» dice l’Istat «indicano che l’incidenza degli acquisti domenicali in termini di persone coinvolte è pari alla metà di quella registrata per il sabato e risulta lontana da quella media degli altri giorni della settimana». In dettaglio, circa un quarto degli italiani dai 15 anni in su (24,2%) ha effettuato acquisti di beni e servizi nella giornata della domenica. Il sabato è il giorno con la più alta incidenza di  acquirenti con il 51,9%, un valore che cala al 43% nei giorni feriali. Tuttavia, nel decennio 2003-2014, la domenica risulta l’unico giorno in cui aumentano gli acquirenti, anche se la crescita è contenuta (poco meno di due punti percentuali). I consumatori che comprano di domenica sono più numerosi nel centro Italia (25,6%) rispetto al Sud (23,1%), nelle aree metropolitane (25,6%) rispetto a chi vive nei comuni piccoli (21,6%).

Differenze apprezzabili di comportamento anche per occupazione e sesso. Complessivamente, il 27% delle persone che lavorano effettua acquisti la domenica e il 51% il sabato, con gli uomini leggermente più inclini a preferire il giorno festivo (28,4%) e le donne il prefestivo (58,9%). Stesse distanze all’interno dei nuclei familiari: la domenica è preferita dagli uomini, sia nelle coppie con figli (33,2%) sia in quelle senza (31,4%), le donne continuano a privilegiare il sabato (rispettivamente 66 e 61,7%). Il tempo che i consumatori dedicano mediamente agli acquisti la domenica (1h7’) è pressoché uguale a quello impiegato da chi sceglie il giorno feriale, e di circa 10 minuti inferiore al tempo impiegato durante il sabato (1h18′).

Quanto all’occupazione, i lavoratori autonomi che in tutti i settori lavorano di domenica sono il 23,5% del totale (contro una media europea del 34,3%), i dipendenti invece il 20,6% (la media Ue è del 22,5%). Nel commercio, invece, la quota di lavoratori autonomi che lavorano la domenica supera di poco il 20%, i dipendenti poco meno di un terzo (600mila su un totale di 2 milioni). A lavorare di domenica, continua l’Istat, sono i più giovani (il 42,9% ha meno di 35 anni rispetto a una presenza del 35,9%) e soprattutto le donne, che rappresentano il 61,1% dei lavoratori domenicali. Un dato che ai farmacisti titolari non dovrebbe sfuggire, considerato che il pubblico femminile è quello che più volentieri frequenta le farmacie.

Quanto all’e-commerce, i dati dell’Istat confermano un forte ritardo del nostro Paese sui suoi vicini: il 32% degli italiani ha fatto acquisti online nell’anno precedente, una percentuale in crescita (più 17% in tre anni) ma ancora distante dai principali paesi europei, considerato che in Germania nell’ultimo anno ha fatto shopping online il 75% della popolazione, in Francia il 67% e in Spagna il 50%. Simili invece i comportamenti d’acquisto. La rete, spiega l’Istat, viene utilizzata principalmente per acquistare capi di abbigliamento e attrezzature sportive (43% il valore per l’Ue, 17% per l’Italia), ma anche libri, giornali, riviste (inclusi ebook), software e materiale per la formazione a distanza (36% in Ue, 17% in Italia), articoli per la casa (31% Ue, 16% Italia) e viaggi e trasporti (36% Ue, 16% Italia). Solo il 4% degli italiani compra prodotti alimentari online.

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