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Anche in Germania distributori strangolati dai rincari: Phoenix taglia le consegne del sabato

Filiera

I rincari dei prezzi di energia e carburanti costringono a razionalizzazioni anche i distributori del farmaco tedeschi. È il caso di Phoenix, il primo grossista del Paese per quota di mercato (in Italia con il gruppo Comifar), che ha tagliato le consegne del sabato alle farmacie della regione di Berlino. La notizia arriva dalla rivista specializzata Apotheke Adhoc, che cita le segnalazioni di numerosi titolari ai quali Phoenix avrebbe inviato una lettera di avviso: le consegne effettuate dalle tredici del sabato, che solitamente discendevano da ordini inviati tra le 10 e le 11, non verranno più assicurate.

Contattato dal giornale, il gruppo conferma: i costi logistici non smettono di crescere e per contrastare tali aumenti Phoenix non smette di rivedere e riorganizzare il proprio servizio. Questo significa che saranno tagliati alcuni passaggi, ma non vuol dire che il distributore non recapiterà più in tale giorno della settimana.

L’iniziativa di Phoenix è seguita con molta attenzione dagli altri distributori tedeschi, anche perché – spiega Apotheke Adhoc – è da almeno vent’anni che si discute di sostenibilità delle consegne del sabato: l’impegno sostenuto dai grossisti per assicurare questi passaggi, spiega alla rivista un manager della distribuzione farmaceutica, è enorme e il giro d’affari generato è estremamente contenuto. Accade la stessa cosa in Italia: in media, spiega un dirigente di cooperativa, il sabato si fattura la metà degli altri giorni, anche perché molte farmacie sono aperte soltanto mezza giornata.

Lo stesso accade in Germania e questo, scrive ancora Apotheke Adhoc, rende le consegne al sabato un peso anche per molti titolari, dato che di solito il personale in servizio è meno di quello presente nel resto della settimana. Inoltre, le farmacie che chiudono a mezzogiorno non riescono comunque a ricevere l’ordine della mattinata per tempo. La valutazione, in sostanza, è che alla maggior parte degli esercizi dovrebbe bastare il passaggio del sabato mattina: è vero che il 70% delle referenze nei loro magazzini conta in stock soltanto un pezzo, ma due richieste dello stesso prodotto il sabato (soprattutto se l’apertura è ridotta a mezza giornata) è un evento raro.

Non è ancora chiaro quali altre regioni, assieme all’area della capitale, siano interessate dalla riorganizzazione, tuttavia Apotheke Adhoc avanza l’ipotesi che l’iniziativa di Phoenix possa essere il preludio a una nuova campagna di tagli al servizio da parte dei distributori tedeschi. Nei mesi scorsi, ricorda la rivista, quasi tutti i grossisti hanno introdotto contributi addizionali sulle consegne e questo ha spinto molte farmacie a rinunciare a qualche passaggio. Secondo voci che circolano nel comparto intermedio, quest’autunno potrebbero scattare ulteriori razionalizzazioni.

«Questi interventi sono inevitabili» ha dichiarato Sven Seidel, ceo di Phoenix «non servono a difendere il profitto ma tenere in piedi il sistema. Per quest’anno stimiamo un aumento dei costi di carburante ed energia per qualche decina di milioni, al quale dobbiamo rispondere fin da subito con contromisure adeguate. Nel 2021 il costo del carburante diesel era di 1,40 euro al litro, ci aspettiamo che arrivi per l’inizio del prossimo anno a 2,10 euro».

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