Analisi Datafarma: costi fissi allarme per più di una farmacia su due. Ok la gestione del magazzino

Filiera

Più del 60% delle farmacie fa fatica a contenere i costi fissi, una su due registra margini netti tra il 10% e il 12% e più o meno la stessa quota di esercizi dimostra un’eccellente capacità di gestione del magazzino. È quanto rivela un’indagine condotta da Datafarma su un insieme di 50 farmacie, distribuite equamente tra nord, centro e sud Italia e selezionate per dimensioni, fatturato annuo e formula di gestione (indipendenti o aderenti a catene). Il campione non ha consentito un’analisi statisticamente significativa, ma le evidenze risultanti offrono comunque spunti per riflessioni e raffronti.

Lo studio, in particolare, si è basato su due pilastri: l’analisi dei dati economico- finanziari provenienti dall’ultimo esercizio chiuso e interviste semistrutturate ai titolari, volte a integrare i numeri con le valutazioni dirette sulla gestione quotidiana. Confrontando i risultati individuali con i benchmark di settore, è emerso un quadro articolato, dove convivono aree di criticità e punti di forza. L’obiettivo dichiarato, d’altronde, non era quello di produrre stime statistiche generalizzabili, ma offrire al titolare farmacista uno specchio delle best practice e delle falle più comuni.

 

Criticità e punti di forza, confronto tra un campione di 50 farmacie

Le voci da monitorare: costi fissi e redditività netta

L’elemento che spicca con maggiore evidenza è l’incidenza dei costi fissi. In oltre 6 farmacie su 10 crescono affitti, utenze, servizi logistici e altri oneri con percentuali ben al di sopra delle medie di settore, erodendo in modo sensibile il margine operativo. Di conseguenza, metà del campione si ritrova a operare con un margine netto che non supera il 12% del fatturato, quando la soglia di buona redditività si colloca tra il 15 % e il 20 %. Diversi titolari hanno ammesso di non disporre di dashboard aggiornate in tempo reale, affidandosi ancora a report mensili o, peggio, a stime basate sull’esperienza. Una scelta “intuitiva” che, in un mercato sempre più competitivo e dai margini ridotti, rischia di tradursi in decisioni tardive o mal calibrate.

Le risorse sotto pressione: capitale e investimenti

Il 20 % delle farmacie analizzate ha evidenziato problemi di sottocapitalizzazione, con flussi di cassa insufficienti a sostenere progetti di rinnovo o espansione. In questi casi, l’impossibilità di investire in tecnologie digitali, formazione del personale o nuove linee di prodotto sta frenando la reattività alle evoluzioni del mercato, a tutto vantaggio dei competitor più strutturati.

I punti di forza: utile lordo e inventory management

Non mancano, tuttavia, numeri incoraggianti. Oltre il 70 % delle farmacie riesce a realizzare un utile lordo superiore al 30% del fatturato, segno che il modello di pricing e le strategie promozionali adottate sono efficaci. Ancora più rilevante, oltre la metà del campione ha dimostrato una gestione del magazzino in linea con le best practice, ottimizzando gli acquisti e riducendo il capitale immobilizzato in scorte e le perdite da obsolescenza. Sono proprio questi due asset—elevato utile lordo e inventory management—i “cuscinetti” che consentono alle farmacie più lungimiranti di assorbire le pressioni sui costi fissi, destinando risorse agli interventi più urgenti.

Verso una farmacia data-driven

Pur in assenza di valenza statistica, l’indagine offre un quadro concreto dei Kpi da tenere sotto controllo in farmacia: costi fissi, margine netto, utile lordo e giacenze di magazzino. L’invito che emerge è chiaro: dotarsi di strumenti di monitoraggio in tempo reale, capaci di incrociare dati di vendita, listini fornitore e flussi di cassa, permette di trasformare numeri e grafici in leve operative.

Solo così il titolare potrà rispondere con certezza alla domanda “Come sta davvero la mia farmacia?” e pianificare investimenti mirati, che ripartano dall’ottimizzazione delle criticità e sfruttino al massimo i punti di forza. In un settore dove i margini si contraggono e la concorrenza si fa sempre più agguerrita, la vera sfida è diventare manager delle proprie risorse, non solo dispensatori di farmaci.

Vito Luna

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