Amazon, nell’healthcare le vendite crescono più di quelle delle farmacie online. E arriva l’Ai

Filiera

Per le farmacie europee, quelle fisiche così come quelle digitali, Amazon è un competitor sempre più temibile. Non solo in quei Paesi – come la Germania – dove la legge permette al colosso americano dell’e-commerce di vendere a distanza i farmaci senza ricetta, ma anche in quelli – come Italia e Francia – dove la sua concorrenza si ferma all’healthcare, cioè integratori, cura persona e via a seguire. Lo certificano diverse analisi di mercato, che messe assieme danno un’idea abbastanza precisa di ciò che Amazon è oggi e può diventare domani.

Il primo elemento di allarme è dato dall’andamento del business: In Italia, Francia e Germania, le vendite di prodotti per la salute da parte di Amazon crescono più velocemente di quelle delle farmacie online, che a loro volta crescono più di quelle delle farmacie fisiche. Certificano i dati che Iqvia ha mostrato giovedì scorso (22 maggio) alla sua Corporate convention di Milano: l’anno scorso, Amazon ha realizzato nel nostro Paese vendite di healthcare per circa 268 milioni di euro, a fronte di un mercato della farmacia online che nello stesso periodo (e sulle stesse categorie di prodotto) ha totalizzato poco più di un miliardo di euro, ossia quattro volte tanto; attenzione però: il fatturato del marketplace americano è cresciuto del 21%, quella delle farmacie digitali si è fermata al +16%.

 

Iqvia, vendite healthcare 2024, Amazon vs farmacie online in quattro Paesi

 

Stesso andamento in Germania: Amazon qui ha fatturato nel 2024 circa 560 milioni di euro, +18% a fronte di un +11% dell’online. Idem in Francia, dove le vendite di Amazon nell’extrafarmaco si aggirano attorno ai 138 milioni, in crescita addirittura del 47% sul 2023 a fronte di un +7% delle farmacie online. Un trend che verrebbe confermato anche in questa prima parte del 2025, +43% sempre secondo Iqvia. «Tre quarti dei prodotti venduti da Amazon» spiega Paul Reynolds, analista della società «sono nuove referenze sul mercato europeo, principalmente nel settore dermocosmetico, dove i margini sono più elevati». Solo la Spagna fa caso a parte: nel Paese iberico, infatti, Amazon si porta via più del 40% del mercato e-commerce della farmacia, ma nell’ultimo anno la crescita è stata inferiore a quello dei siti online (+18% vs +25%).

 

Smile AI, la Top 5 di chi vende di più su Amazon Germania nell’healthcare

 

Torniamo alla Germania: come detto, tra i quattro Paesi analizzati da Iqvia quello tedesco è l’unico dove il colosso americano può proporre al pubblico i farmaci otc, grazie alle farmacie (online e fisiche) che hanno aperto una propria vetrina sulla sua piattaforma. Secondo le rilevazioni che arrivano da un’altra fonte, Smile AI, il fatturato che Amazon ha raccolto nel 2024 grazie alle vendite di “senza ricetta” arriva a 374 milioni, in crescita del 33% su base annua. Questi numeri, continua la società di analisi, piazzano il colosso americano al quarto posto in Germania tra le farmacie online (per giro d’affari), con stime che prevedono una crescita sino a 16 miliardi di euro nel 2030 (per il solo mercato tedesco). Johnson & Johnson, Bayer e Stada, rileva ancora il rapporto,  sono i marchi che vendono di più sulla piattaforma Amazon per quanto concerne l’otc, Neutrogena figura tra i primi 10 brand per pressione pubblicitaria, ossia per investimenti sul marketplace in comunicazione. Apodiscounter, Esando e Aponeo sono le tre farmacie online tedesche con i maggiori volumi di vendita tra quelle che commercializzano tramite Amazon.

 

La Top 3 dei brand della farmacia che vendono di più su Amazon Germania

 

L’analisi di Smile AI ha il pregio anche di evidenziare la leva che nel medio periodo potrebbe rendere la concorrenza di Amazon insostenibile per molte farmacie, online o no. Si chiama Intelligenza Artificiale: da qualche mese, Amazon ha cominciato a proporre anche ai suoi clienti italiani Rufus, il chatbot intelligente che risponde alle domande di chi sta navigando e fornisce raccomandazioni sui prodotti in base alle info contenute nella pagine di dettaglio. Ma il gruppo sta lavorando anche anche su altri progetti basati sull’AI: è noto, per esempio, quanto siano apprezzate dai clienti della piattaforma le recensioni degli altri visitatori; ebbene Amazon sta addestrando l’Intelligenza Artificiale perché produca riassunti delle recensioni, per punti o sotto forma di testo continuo, per agevolare e velocizzare la consultazione. O ancora, utilizzerà l’AI per personalizzare le raccomandazioni sulle specifiche necessità del singoli cliente (come funziona davvero questo prodotto per l’utilizzo che ne voglio fare?). Per il pubblico italiano Rufus è disponibile ancora in versione beta (pre-rilascio) ma anche così non è difficile capire quali sono le sue potenzialità.

 

Rufus, lo shop assistant di Amazon: ecco come funziona

Anche se ancora in versione beta pre-rilascio, abbiamo testato le capacità dell’assistente digitale di Amazon nel consigliare e aiutare i clienti a individuare ciò di cui hanno bisogno nell’infinito catalogo della piattaforma di e-commerce. Rufus è disponibile al momento solo sull’app di Amazon per smarphone o desktop e per interrogarlo basta cliccare sull’icona rossoblù che compare in basso a destra. Gli abbiamo sottoposto due semplici domande: nella prima ci siamo finti uno shopper che deve fare un regalo a un amica e vuole consigli su un prodotto del cura corpo naturale e sostenibile. Nella seconda domanda, invce, gli abbiamo chiesto in modo secco un integratore per ripristinare la flora intestinale. Da notare che al secondo quesito l’IA premette immediatamente di non essere in grado di offrire consulenza medica.

Altri articoli sullo stesso tema