Amazon lancia i “microhub” cittadini per la mobilità elettrica dell’ultimo miglio

Filiera

Amazon ha ufficializzato l’apertura di quattro hub logistici di micromobilità a Milano, Napoli, Genova e Bologna, con cui sostenere le consegne dell’ultimo miglio con nuove modalità di recapito: cargo scooter elettrici a zero emissioni, cargo bike e consegne a piedi. Questi depositi di prossimità hanno dimensioni contenute e sono ubicati in zone centrali del tessuto cittadino: consentono così di rinunciare ai tradizionali van per le consegne e alleviano il traffico dei centri urbani.

A Milano, oltre il 25% dei pacchi recapitati nell’Area C (la zona della città a traffico limitato) è consegnato dai fornitori di Amazon Logistics con cargo scooter elettrici che fanno capo all’hub di Rogoredo. A Napoli, il 60% dei pacchi con destinatario residente nella Ztl è recapitato con gli stessi mezzi. A Genova, grazie all’hub di micromobilità viene consegnato con scooter elettrici il 100% dei pacchi destinati alla Zona a traffico limitato. L’hub aperto più di recente è a Bologna e permetterà entro il 2023 di consegnare con mezzi elettrici il 100% dei pacchi destinati al centro cittadino.

Amazon, ricorda una nota, ha già lanciato hub di micromobilità in più di 20 città europee e prevede di raddoppiare il numero delle città coinvolte entro la fine del 2025. L’anno scorso, Amazon ha recapitato ai propri clienti in Italia più di 7 milioni di pacchi con veicoli elettrici a zero emissioni; in Europa le consegne sono state oltre 100 milioni. Attualmente il gruppo utilizza nel Vecchio continente più di tremila van elettrici, ma i piani prevedono l’impiego di oltre 10mila mezzi entro il 2025.

Gli sforzi del gruppo americano sembrano muoversi nella direzione già tracciata dall’Unione europea con l’accordo del 27 ottobre scorso sullo stop totale alla produzione di auto con motore termico a partire dal 2035. L’intesa – chiamata “Fit for 55” – non riguarda soltanto le vetture civili ma anche i furgoni per il trasporto leggero e prevede un percorso di avvicinamento a tappe: riduzione delle emissioni di Co2 del 55% entro il 2030 e del 100% entro i cinque anni successivi. In parole povere, tra 13 anni potranno circolare in europa soltanto autovetture e van con motore eletttrico. Varrà anche per i distributori del farmaco, e se nessuno al momento lancia allarmi c’è già chi fa qualche conto: «Se non interverranno drastici miglioramenti in prestazioni e autonomia dei propulsori elettrici» ossrva Marco Mariani, direttore generale di Farmacentro «si renderanno necessari investimenti cospicui in colonnine per la ricarica e ingrandimento delle flotte, perché il giro che fa oggi un furgone con motore termico domani lo potranno assicurare due o tre mezzi».

 

 

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