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Accordo Hippocrates-sindacati sui premi di risultato: la risposta è investire sulla formazione

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La recente notizia dell’accordo di secondo livello tra Hippocrates Holding e sindacati che riconosce premi di risultato ai dipendenti ha scosso il mondo delle farmacie. Tuttavia, ciò che emerge chiaramente da questa vicenda è una realtà che richiede una riflessione più profonda e un cambiamento radicale: le farmacie, come posto di lavoro, devono diventare più appetibili e dinamiche. La carenza di personale è solo un sintomo di un problema più ampio che affonda le radici in un sistema che non valorizza adeguatamente i farmacisti e le loro potenzialità.

Il modello tradizionale di farmacia sta mostrando i suoi limiti. La concorrenza basata su prezzi e assortimenti non è più sufficiente. I farmacisti devono essere messi nella condizione di esprimere al meglio il loro potenziale, attraverso una professione che sappia evolversi e adattarsi alle nuove esigenze del mercato e della società. Questo significa non solo riconoscere economicamente il loro impegno, ma anche creare un ambiente di lavoro stimolante e gratificante.

Un punto cruciale in tal senso è rappresentato dalla formazione dei farmacisti, specialmente i neo-laureati. Oggi più che mai, è indispensabile che i farmacisti acquisiscano quelle soft skills che permettono di gestire in modo empatico ed efficace i rapporti con i clienti. Purtroppo, queste competenze sono spesso trascurate dai percorsi universitari, focalizzati principalmente sugli aspetti tecnico-scientifici della professione. Anche in farmacia non si dà sufficiente attenzione a questi aspetti, ritenendo che la formazione scientifica e di prodotto sia sufficiente.

La capacità di comunicare, di ascoltare, di comprendere le esigenze dei clienti e di offrire soluzioni personalizzate sono competenze fondamentali che un farmacista deve possedere. Queste abilità non solo migliorano la qualità del servizio offerto, ma contribuiscono anche a costruire un rapporto di fiducia con la clientela e fidelizzarla.

Per gli imprenditori farmacisti, investire nella formazione del personale non è solo una necessità, ma una vera e propria opportunità. Una formazione trasversale, che abbraccia competenze tecniche e relazionali, è la chiave per creare un team capace di affrontare con successo le sfide del mercato. In particolare, i servizi offerti dalle farmacie rappresentano una delle aree di maggiore potenzialità e sviluppo.

Un aspetto fondamentale da considerare è il cambiamento nel rapporto tra domanda e offerta di lavoro. Oggi, a differenza del passato, i farmacisti collaboratori hanno la possibilità di scegliere tra diverse opportunità lavorative, talvolta preferendo vantaggi non economici. La distanza da casa, gli orari di apertura, le aperture domenicali e nei giorni festivi, oltre agli orari che spesso vanno oltre le canoniche chiusure alle ore 20.00, sono fattori che influenzano significativamente le loro decisioni.

I premi di risultato e gli incentivi economici sono strumenti importanti, ma non sufficienti se non accompagnati da un percorso di crescita professionale continuo. L’obiettivo deve essere quello di rendere i farmacisti protagonisti del cambiamento, capaci di innovare e di offrire un servizio sempre più orientato al cliente e alla comunità.

In conclusione, la professione del farmacista ha bisogno di una rivoluzione che parta dalla valorizzazione delle competenze e dal riconoscimento del ruolo centrale che questi professionisti svolgono nella società. Solo così sarà possibile attrarre nuovi talenti e garantire un futuro dinamico e prospero per le farmacie italiane.

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