A Nizza, sulla Costa Azzurra francese, una farmacia ben frequentata da turisti e locali ha chiesto aiuto all’Intelligenza Artificiale per arginare i taccheggi e migliorare l’intesa tra i componenti del proprio team. A riportare la notizia alcuni quotidiani locali, che la presentano come la prima vera esperienza di utilizzo dell’AI nelle farmacie francesi. A prima vista la novità quasi sfugge: i farmacisti che servono indossano un paio di cuffie con microfono simili a quelle che utilizzano gli operatori dei call center; simili ma nella sostanza ben diverse, perché questi dispositivi (che di nome fanno x-hoppers e sono stati sviluppati da Wildix, un’azienda ucraina che come spiegato sotto lavora anche in Italia) sono in realtà una soluzione “all-in-one” che integra comunicazione interna, assistenza vocale e videosorveglianza, con il contributo dell’Intelligenza Artificiale.
L’auricolare, in sostanza, è collegato a un sistema di telecamere installato nella farmacia punto vendita e segnala in tempo reale i comportamenti dei clienti che l’AI considera sospetti (in base a un algoritmo predittivo); l’operatore ascolta in cuffia una notifica che riporta la zona dell’area vendita dov’è stato individuato il rischio, mentre sullo smartphone riceve un video della scena per una verifica immediata e discreta dell’accaduto.
«Siamo stati i primi in Francia a utilizzare questa tecnologia» spiega al quotidiano Monaco Tribune David Cano, direttore di Etelys, la società francese che commercializza gli x-hoppers «e la Pharmacie de la Madeleine rappresenta un vero laboratorio d’innovazione». L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre l’impatto dei furti, che in Francia arrecano complessivamente perdite per 7,5 miliardi di euro in tutti i canali del retail, il 15% nel solo settore farmacia e parafarmacia; dall’altro, sgravare il lavoro al banco di farmacisti e collaboratori.
«I furti sono un problema quotidiano, soprattutto d’estate» racconta Géraldine Demarche, una delle due farmaciste titolari «alcuni taccheggiatori sono organizzati, agiscono in gruppo, passano da una farmacia all’altra. Questo sistema ci permette di reagire all’istante senza allontanarci dal banco o mettere in allarme la clientela».
Ma il sistema aiuta anche il lavoro di squadra. Cuffie e microfoni, infatti, sono collegati tra loro in wireless, gli addetti che li indossano quindi possono comunicare tra loro con un semplice clic, per chiedere assistenza, segnalare un prodotto in esaurimento, rispondere al telefono o altro ancora. «È come avere un telefono all’orecchio, ma in versione intelligente» spiega al Monaco-Tribune Gilles Guiral, portavoce di Wildix «l’AI interviene quando serve e i dati non vengono salvati in cloud ma localmente, in conformità con il Gdpr». «Da quando abbiamo installato il sistema» osserva Kristina Nicloux, co-titolare dell’officina «il nostro lavoro si è fatto più fluido. Non siamo attaccati al telefono per questioni logistiche o gestionali, possiamo davvero concentrarci sul nostro lavoro».
Ne guadagna anche il rapporto con i clienti. Il sistema infatti permette la generazione di Qrcode da attaccare agli scaffali dei diversi reparti o agli espositori: il cliente che li inquadra con lo smartphone invia all’AI una richiesta di assistenza per quel determinato prodotto che a sua volta la rigira (sempre via cuffie) al farmacista di reparto o a quello più vicino. Ogni richiesta è registrata e confluisce in una banca dati che raccoglie e analizza i comportamenti d’acquisto della clientela.
La Pharmacie de la Madeleine impiega attualmente 17 persone, ma ma le potenzialità del sistema vanno oltre l’area di vendita e investono anche la gestione degli stock, la farmacovigilanza e l’informazione su eventuali rischi di interazioni, la personalizzazione dei trattamenti e persino la rilevazione di frodi sulle ricette. «L’intelligenza artificiale non sostituisce il nostro lavoro» precisa Nicloux «ma lo arricchisce: rafforza la nostra capacità di ascolto, consulenza e accompagnamento del paziente».
Secondo le stime condivise da Demarche, le perdite per furto nella farmacia rappresentano tra il 2 e il 3% del fatturato. Con l’introduzione degli x-hoppers, l’obiettivo è duplice: recuperare marginalità e migliorare l’efficienza. Due esigenze che potrebbero trovare orecchie interessate anche tra le farmacie italiane.