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Arriva Salusmarket, portale per il B2B e il B2C della farmacia. La startup: non siamo contro il fisico

Filiera

Un marketplace integrato per il B2B, il B2C e il D2C delle farmacie e delle aziende della filiera. È l’idea da cui nasce Salusmarket.it, l’ultima novità nell’e-commerce della salute: una piazza virtuale dove retailer e produttori possono allacciare rapporti commerciali (business to business) e allo stesso tempo vendere al grande pubblico (business to consumer e direct to consumer). Come Amazon o Alibaba, per intenderci. «Vero solo in parte» avverte Francesco Caterina, direttore generale di Salusmarket «il nostro progetto è quello di proporre un nuovo modello di marketplace che anziché fare concorrenza al fisico lo aiuti e lo rafforzi. È dal 2019 che ci lavoriamo, anche se il Covid ci ha costretto a rivedere i nostri programmi. Tutto comunque nasce da una constatazione: tanti farmacisti si rendono conto che sul web bisogna starci ma c’è il fatto che il digitale ha costi eccessivi. Allora ci siamo detti: perché non fare qualcosa di utile?».

Di qui la decisione di darsi priorità diverse da quelle di altri marketplace: «Fare fatturato non è il nostro primo obiettivo» conferma Caterina «il nostro focus piuttosto è quello di lavorare sulla professionalità. In altri termini, la nostra è una piattaforma che valorizza e mette in risalto il consiglio del farmacista. Per cominciare, vogliamo spingere il cliente a privilegiare il click&collect, tanto che già oggi il 23% delle nostre vendite online prevede il ritiro nel punto vendita fisico; in secondo luogo, vogliamo far crescere una community di medici e specialisti che pubblicano sul portale podcast e articoli su salute e prevenzione, e ai quali i visitatori potranno chiedere consulti e visite».

Anche se è già online, il marketplace verrà lanciato ufficialmente a giugno ed è ora in fase di “beta testing”, come si dice in gergo. «Abbiamo già effettuato diverse prove e i risultati sono buoni» continua Caterina, «prima ci sono da sistemare ancora alcuni dettagli tecnici ma siamo a buon punto. Partiremo quest’estate con una campagna di comunicazione massiccia, al momento le farmacie che dispongono di una vetrina sul nostro portale sono una quarantina più un’altra quindicina in lista d’attesa; i fornitori già a bordo invece sono oltre 100 che coprono più di 500 brand, per un totale di oltre 4,2 milioni di referenze già fornite di schede tecniche e altre 1,8 milioni in fase di elaborazione. Per ora viaggiamo su una media di tre milioni di visite al mese, ma l’obiettivo è di arrivare a dieci milioni in tre mesi».

Per quanto concerne le condizioni commerciali, sono previste formule differenziate tra farmacie e fornitori. «Il livello base non prevede canoni ma soltanto una commissione sulle vendite» riprende Caterina, «poi ci sono livelli aggiuntivi che danno diritto a usufruire di servizi specifici previo pagamento di una quota di adesione. Nel caso dei fornitori, invece, non sono previsti canoni ma soltanto commissioni sul venduto.  Abbiamo anche lavorato per offrire pagamenti comodi (da 30 a 120 giorni) alle farmacie che effettuano acquisti garantendo al venditore l’incasso immediato della merce venduta; per il pagamento fino a 30 giorni non ci sono costi del finanziato».

Quanto all’autorizzazione all’e-commerce, infine, la startup cui farà capo il portale disporrà (almeno inizialmente) di un bollino Ue rilasciato dalle autorità irlandesi, «ma l’intenzione» assicura il direttore generale di Salusmarket «è quella di acquisire entro il primo triennio alcuni punti vendita, farmacie o parafarmacie».

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